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IL SISTEMA AMBIENTALE DELLA SARDEGNA

Lotta ai defogliatori della sughera

Larve di Malacosoma
E’ in corso di esecuzione il Programma 2013-2014 di lotta ai defogliatori della sughera proposto dal Tavolo tecnico fitosanitario per le piante forestali. L’intervento 2014 interessa 13.000 ettari di sughereta nei Comuni di Ploaghe e Chiaramonti, Illorai, Bono e Bottida (Prov. di Sassari), Iglesias e Fluminimaggiore (Prov. del Sulcis-Iglesiente), Bitti (Prov. di Nuoro).
La prima area di Illorai, Bono e Bottida (circa 3.300 ettari) è stata trattata dal 2 al 7 Maggio. L’area di Chiaramonti-Ploaghe (3.500 ettari) è stata completata il 9 Maggio. Sono di prossima realizzazione le aree di Iglesias, Fluminimaggiore e Bitti.
L’intervento, pianificato dall’Assessorato della Difesa dell’Ambiente e programmato dalla Giunta regionale per un importo complessivo di € 800.000,00, prevede l’esecuzione di trattamenti di lotta biologica realizzati con mezzo aereo contro le infestazioni della temibile Lymantria dispar e Malacosoma neustrium, la cui azione di defogliazione può comportare gravi ripercussioni sulla condizione di integrità della pianta e quindi sulla sua capacità economica di generare reddito dall’estrazione del sughero.
Il coordinamento tecnico e operativo del programma di trattamenti 2014, nonché la realizzazione degli appalti e delle forniture necessarie, è stato assegnato all’agenzia AGRIS Sardegna. Alla esecuzione delle operazioni in campo collaborano attivamente il Corpo Forestale e l’Ente Foreste Sardegna, oltre all’affiancamento tecnico-formativo realizzato dall’Università di Sassari ex-Dipartimento Protezione Piante.
Il precedente intervento di lotta biologica risale al 2010 e interessò circa 5.000 ettari di sughereta distribuiti in 4 aree del comune di Calangianus e un’area del comune di Alà dei Sardi. Grazie ai dati provenienti dal monitoraggio annuale realizzato dal CFVA l’Università di Sassari realizza la valutazione scientifica sulla necessità del trattamento di lotta biologica con fitofarmaco a base di Bacillus thuringensis. I trattamenti devono essere realizzati solo se ricorrano effettive condizioni di stretta necessità fitosanitaria, in dipendenza dall’andamento stagionale e dalla ciclicità delle infestazioni, e di ricaduta economica.
Quest’anno, per la prima volta, l’Assessorato Ambiente ha pianificato l’intervento con un anno di anticipo e infatti è stato stabilito di accantonare e impegnare le risorse finanziarie già dal bilancio 2013, onde evitare le pesanti ripercussioni derivanti dalle incertezze e dai vincoli finanziari che purtroppo avrebbero minato il rigore e le strette tempistiche con le quali l’intervento di lotta biologica deve essere realizzato. Il Ministero della Salute, su richiesta dell’Assessorato, ha concesso la possibilità di trattare con mezzo aereo e alla ditta produttrice è stata data l’autorizzazione alla commercializzazione del fitofarmaco.