Logo Regione Autonoma della Sardegna
IL SISTEMA AMBIENTALE DELLA SARDEGNA

Analisi agrometeorologica e climatologica (ottobre 2020 - settembre 2021)

paesaggio Sardegna
27.04.2022

È stata pubblicata dal Dipartimento Meteoclimatico dell’ARPAS l’Analisi agrometeorologica e climatologica della Sardegna - Analisi delle condizioni meteorologiche e conseguenze sul territorio regionale nel periodo ottobre 2020 - settembre 2021.

L’annata ottobre 2020-settembre 2021 ha registrato cumulati di pioggia in linea o lievemente al di sopra della media climatica su gran parte della Sardegna Occidentale e Settentrionale. Nelle altre zone i cumulati sono stati generalmente al di sotto della media, con valori pari a 75% e sino a 50% del valore medio climatologico. Buona parte del territorio regionale ha ricevuto almeno 700 mm e in corrispondenza dei maggiori rilievi si sono superati i 1000 mm: 1278.0 mm, 1099.6 mm e 1004.0 mm totalizzati rispettivamente nelle stazioni di Badde Urbara, Orgosolo Monte Novo e Tempio.
Sui rilievi maggiori le precipitazioni sono state più frequenti, distribuite nell’intervallo da 80 a 100 giorni circa, mentre sul settore costiero orientale si sono avuti meno eventi piovosi, distribuiti su meno di 60 giorni. Nella stagione piovosa (ottobre-aprile) i cumulati sono stati in linea o poco al di sopra della media climatica, diffusamente sino a 25% in più e sino a 50% in più in alcune ristrette zone dell’Oristanese, Medio Campidano e Centro Sardegna. Nell’inverno 2020-2021 ci sono state deboli e isolate precipitazioni nevose principalmente a dicembre 2020 e gennaio 2021, anche a partire da quote collinari. Nel periodo maggio-settembre i cumulati sono stati diffusamente al di sotto della media climatica, con valori pari al 50% della media; l’Oristanese è stata la zona più secca del periodo, con meno di 20 mm di precipitazione complessiva, pari a un quarto del valore medio.

L’indice SPI trimestrale, rappresentativo delle condizioni di umidità dei suoli, mostra le classi da Moderatamente umido a Estremamente umido nel Nord dell’Isola e successivamente sulla parte occidentale fino al mese di febbraio; dal mese di marzo i valori sono progressivamente calati fino a raggiungere classi Molto siccitoso ed Estremamente siccitoso nel periodo estivo. L’indice SPI a 12 mesi, che riflette condizioni siccitose riferite ai bacini idrici di piccole-medie dimensioni, alle falde e alle portate fluviali, mostra per il settore orientale condizioni Vicino alla media in generale per tutti i mesi, mentre sulla parte Nord-occidentale si sono avute le classi da Moderatamente umido e Estremamente umido a partire dal mese di gennaio fino all’estate.

Per quanto riguarda le temperature, le medie annuali delle minime risultano in linea rispetto alla media climatologica di riferimento, mentre le massime mostrano un’anomalia positiva rispetto alla media climatica, fino a +1.5°C su alcune aree occidentali. Il mese più freddo è stato gennaio, la cui media mensile delle minime è compresa tra -2°C delle vette del Gennargentu e oltre 8°C diffusi nelle fasce costiere occidentale e meridionale. Il mese più caldo dell’annata è stato agosto, la cui media mensile delle temperature massime giornaliere mostra valori che vanno dai 27°C delle zone più elevate ai 35°C delle vallate maggiori. Da segnalare le intense gelate verificatesi nella prima decade di aprile, con picchi compresi tra -6 e -8 °C, che hanno interessato gran parte dell'Isola comprese zone a bassa quota e costiere.

Le sommatorie termiche calcolate sui 12 mesi hanno mostrato incrementi significativi rispetto alla climatologia di riferimento, più marcati sulle zone montuose. Le condizioni meteorologiche dell’annata hanno avuto ripercussioni più o meno marcate nel ciclo colturale delle diverse specie di interesse agricolo, nelle attività zootecniche, nella diffusione di insetti e patogeni vegetali nonché nel ciclo vegetativo delle specie forestali, ornamentali e di interesse allergologico e apistico. In particolare si ricorda che le piogge abbondanti e intense di fine novembre che hanno colpito in gran parte i territori centro-orientali dell’Isola hanno provocato allagamenti e devastazione con ingenti danni alle infrastrutture, alle attività agricole e zootecniche, alla viabilità e causando la drammatica perdita di vite umane. Danni più o meno ingenti sono stati registrati sulle colture arboree ed erbacee per effetto delle gelate di inizio aprile.

Consulta la relazione completa:
- Analisi agrometeorologica e climatologica della Sardegna 2020-2021 [file.pdf]

Relazioni delle annate precedenti:
- Analisi agrometeorologica e climatologica della Sardegna 2019-2020
- Analisi agrometeorologica e climatologica della Sardegna 2018-2019
- Analisi agrometeorologica e climatologica della Sardegna 2017-2018
- Analisi agrometeorologica e climatologica della Sardegna 2016-2017
- Analisi agrometeorologica e climatologica della Sardegna 2015-2016
- Analisi agrometeorologica e climatologica della Sardegna 2013-2014
- Analisi agrometeorologica e climatologica dell’autunno 2014
- Analisi agrometeorologica e climatologica della Sardegna 2012-2013
- Analisi agrometeorologica e climatologica della Sardegna 2011-2012
- Analisi agrometeorologica e climatologica della Sardegna 2010-2011