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IL SISTEMA AMBIENTALE DELLA SARDEGNA

Il sistema integrato dei rifiuti in Sardegna

CAGLIARI, 5 FEBBRAIO 208 - Durante una conferenza stampa dedicata all'emergenza dei rifiuti in Campania, il Presidente della Regione, Renato Soru, ha illustrato punto per punto la situazione generale delle filiere del riciclo in Sardegna: cosa si è fatto negli ultimi anni e cosa resta da fare perché il sistema integrato dei rifiuti riciclabili sia completo e autosufficiente.

Questo il passaggio del discorso del Presidente Soru:

"Nella nostra regione, in questi anni, si è portato avanti il progetto complessivo del sistema integrato di smaltimento dei rifiuti. Questo prevede che in ogni provincia ci siano le discariche in maniera più che adeguata - e finalmente anche la provincia di Cagliari ha individuato la discarica a Uta e la provincia di Oristano ha individuato la discarica ad Arborea – e, perciò, in tutte le province: discariche, raccolta differenziata e, per quello che non si riesce a differenziare, impianti di selezione meccanica. Questi sono capaci di fare quello che si dovrebbe fare in casa: separare l'umido con gli altri prodotti riutilizzabili, la carta innanzitutto, il vetro, la plastica, i metalli. Quindi: raccolta differenziata e impianti di selezione meccanica in ogni provincia. E poi l'impianto di compostaggio che trasforma la parte umida in terriccio che poi viene riutilizzato, lo riutilizza l'Ente foreste (ha iniziato a farlo); e poi il sistema di riciclo del materiale riciclabile. Il sistema della carta, del vetro e della plastica innanzitutto. E poi in ogni provincia ci sono uno o più punti di stoccaggio e di primo trattamento di tutti questi prodotti riciclabili e nel sistema sardo si sta facendo in modo che ci sia anche l'industria che poi completa le filiere e fa sì che non solo si raccoglie la carta, non solo si faccia il primo trattamento, ma la si trasformi nuovamente in carta utilizzabile e c'è addirittura una cooperativa sociale che poi la trasforma in quaderni, agende, block-notes, cartelle. Per cui tutta la carta raccolta in Sardegna viene ritrasformata a riutilizzata in Sardegna, e dà lavoro ai sardi. E la filiera del riciclo della carta è chiusa.

Così come è chiusa la filiera del riciclo della plastica: tutta la plastica che si raccoglie in Sardegna viene trattata da un bellissimo impianto di Macchiareddu che la trasforma in scaglie di plastica, e c'è un impianto nel Sulcis che la trasforma in prodotti finiti come panchine e cose di questo genere. E ora che continuiamo a crescere nella quantità raccolta, questi impianti sono capaci di trattare tutte le quantità che la Sardegna riuscirà a riciclare nel 2012 quando raggiungeremo il 70 per cento.

Si chiude la filiera della carta, della plastica, sul vetro facciamo il pre-trattamento ma non abbiamo ancora una vetreria che possa ritrasformare questo vetro in prodotto finito. E io spero che nei prossimi anni, anzi faremo in modo che avvenga, che si chiuda anche la filiera del vetro. Così come è in costruzione in questo momento nel Sulcis un bellissimo impianto che chiude la filiera del riciclo degli pneumatici, che fino ad adesso abbiamo visto scaricati dappertutto, recuperando il cordino d'acciaio e soprattutto recuperando le scaglie dello pneumatico che poi vengono mischiate al bitume e servono per produrre un prodotto particolarmente importante che è il manto bituminoso drenante la pioggia che si usa adesso nelle strade. Così come un impianto è stato aperto a Macchiareddu per lo smaltimento degli elettrodomestici (televisori, computer, frigoriferi e così via), un altro impianto misto sempre per questo tipo di smaltimento e altri smaltimenti è stato aperto nell'oristanese.

La Sardegna quest'anno farà il 40% di riciclaggio e ha gli impianti che chiudono la filiera del riuso: ha individuato i siti, ha bandito le gare, li sta realizzando. Ha già realizzato in tutte le province della Sardegna gli impianti di selezione meccanica per fare in modo che niente vada più in discarica senza essere selezionato: o a monte o con l'impianto di selezione meccanica. E niente vada più alla termovalorizzazione senza essere ugualmente trattato, cioè senza aver tolto prima l'umido e tutto il materiale riciclabile. Questa è la situazione della nostra regione oggi: una situazione virtuosa, di cui tutti i cittadini sardi credo che possano essere orgogliosi per quello che hanno fatto in questi tre anni e per l'obiettivo che si pongono nei prossimi anni".