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IL SISTEMA AMBIENTALE DELLA SARDEGNA

Fauna selvatica, veterinari a confronto

muflone
Venerdì 4 luglio, nei locali dell’Assessorato della Difesa dell’ambiente, si è svolta una giornata dedicata al recupero della fauna selvatica ferita o in difficoltà. A confronto i migliori professionisti del settore che in Sardegna operano da quasi vent’anni utilizzando ormai tecniche e metodiche all’avanguardia.

All’incontro erano presenti oltre ai liberi professionisti che si occupano di primo soccorso a livello provinciale, i veterinari dell’Efs che ormai da anni, in accordo con l’Assessorato della difesa dell’ambiente, gestiscono i Centri di Recupero di Degenza e Riabilitazione di Monastir e Bonassai, anche il Cfva, l’università di Medicina Veterinaria di Sassari e l’Izss.

Questa giornata si prefiggeva di proporre discussioni professionali, condividere alcuni casi clinici, informare e venir informati sullo stato dell’arte di alcuni progetti, oltre che di proporne di nuovi. Durante l’incontro i partecipanti hanno presentato degli argomenti di particolare attualità e rilevanza scientifica che hanno stimolato la discussione.

I lavori sono stati aperti dall’Università degli studi di Sassari Facoltà di Medicina Veterinaria che ha aggiornato i presenti in merito al progetto di conservazione e caratterizzazione delle risorse genetiche degli ungulati selvatici. E’ stata inoltre sottolineata l’importanza della salvaguardia e valorizzazione delle biodiversità della fauna selvatica in Sardegna.

La tecnica dei fissatori esterni nella chirurgia ortopedica dei selvatici presentata dall’Ospedale Veterinario San Giuseppe di Cagliari e le esperienze di quasi vent’anni di attività nella clinica veterinaria “duemari” di Oristano hanno consolidato e confermato le “buone prassi veterinarie” nei Centri di Recupero di fauna Selvatica in Sardegna.

Un caso di miopatia da Stress in una cerva presentato dal Cras di Bonassai e il recupero sanitario degli ungulati selvatici in Sardegna con particolare riferimento al cervo sardo presentato dal Cras di Monastir hanno chiuso le comunicazioni tecniche ma hanno aperto una finestra sul mondo del recupero di fauna selvatica che in Sardegna sta vivendo un periodo di particolare fervore scientifico foriero di nuovi progetti ed iniziative.
Particolarmente importante la proposta di elaborare dei quaderni tecnici rivolti a chi si occupa, nel Cfva e non solo, di raccolta e trasporto di fauna selvatica ferita e in difficoltà nonché della sua re immissione in natura.

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Comunicato stampa