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Autorità di bacino regionale della Sardegna

Via Mameli, 88 (1° piano ) - 09123 Cagliari

SEGRETARIO GENERALE
ANTONIO.. SANNA
linea diretta 070/6062511
fax 070/6067071

pres.ab.distrettoidrografico@regione.sardegna.it
pres.ab.distrettoidrografico@pec.regione.sardegna.it
antonsanna@regione.sardegna.it


Il comitato istituzionale è così composto: Presidente: Presidente della Regione Componenti: Assessore dei Lavori pubblici Assessore della Difesa dell'Ambiente Assessore dell'Agricoltura Assessore dell'Industria Rappresentante delle Province Rappresentante dei Comuni con popolazione superiore ai 5000 abitanti Rappresentante dei Comuni con popolazione inferiore ai 5000 abitanti. L'Autorità di bacino è stata istituita per l’insieme dei bacini regionali con la legge regionale n. 19 del 2006 L’Autorità di bacino regionale persegue l’unitario governo dei bacini idrografici, indirizza, coordina e controlla le attività conoscitive, di pianificazione, di programmazione e di attuazione. Fra i suoi obiettivi: - la conservazione e la difesa del suolo da tutti i fattori negativi di natura fisica e antropica; - il mantenimento e la restituzione ai corpi idrici delle caratteristiche qualitative richieste per gli usi programmati; - la tutela delle risorse idriche e la loro razionale utilizzazione; - la tutela degli ecosistemi, con particolare riferimento alle zone d’interesse naturale, forestale e paesaggistico e alla promozione di parchi fluviali, ai fini della valorizzazione e del riequilibrio ambientale. Essa opera in collaborazione con gli enti locali territoriali e gli altri enti pubblici e di diritto pubblico operanti nel bacino idrografico. L'Autorità di bacino si avvale dei seguenti organi: 1) il Comitato istituzionale; 2) l’Agenzia regionale del distretto idrografico della Sardegna.Il Comitato istituzionale presieduto dal Presidente della Regione, è composto dai seguenti componenti: - quattro Assessori regionali competenti in materia di lavori pubblici, difesa dell’ambiente, agricoltura e sviluppo produttivo; - tre amministratori locali indicati, con voto limitato a due, dal Consiglio delle autonomie locali. I compiti del Comitato: a) definire i criteri, metodi, tempi e modalità per l’elaborazione del Piano di bacino distrettuale e lo adotta; b) approvare i programmi d’intervento attuativi del Piano di bacino, degli schemi previsionali e programmatici e ne controlla l’attuazione; c) adottare il Piano per il recupero dei costi relativi ai servizi idrici; d) adottare il Piano di gestione del distretto idrografico della Sardegna, da svilupparsi con le modalità e i contenuti previsti dall'articolo 13 della direttiva n. 2000/60/CE; e) proporre e adottare normative omogenee relative a standard, limiti e divieti, inerenti alle finalità di cui all'articolo 1; f) predisporre indirizzi, direttive e criteri per la valutazione degli effetti sull'ambiente degli interventi e delle attività con particolare riferimento alle tecnologie agricole, zootecniche ed industriali; g) attivare forme di informazione e partecipazione pubblica al fine di favorire un adeguato coinvolgimento dei portatori di interesse nella formazione degli atti di pianificazione.

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