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Artigianato

artigianato
L’artigianato è uno dei settori più vivi e culturalmente radicati nelle tradizioni del nostro popolo che ha acquistato nel tempo visibilità nazionale ed internazionale.

Cosa fa la Regione
La Regione sarda promuove la qualificazione e lo sviluppo dell’artigianato sardo e la sua integrazione con la programmazione economica della Regione. Questo avviene per l’artigianato artistico tradizionale, la cui cura è affidata all’Istituto Sardo Organizzazione Lavoro Artigiano (I.S.O.L.A.); con l’istituzione di vari centri pilota nelle città e nei centri turistici principali, l’ente provvede a valorizzare il patrimonio di tradizioni della nostra terra.

L’Amministrazione regionale sostiene, inoltre, il potenziamento delle imprese artigiane, l’adeguamento della dimensione aziendale, l’innovazione di processo e di prodotto, la sperimentazione e la realizzazione di prototipi e l’acquisto di brevetti e licenze per la produzione aziendale. Promuove, inoltre, la commercializzazione e l’esportazione privilegiando particolarmente le imprese che utilizzano risorse locali.

Per favorire lo sviluppo dell’artigianato la Regione può costituire, presso uno o più enti creditizi appositi, fondi per l’abbattimento degli interessi gravanti su prestiti concessi ad imprese artigiane, individuali, societarie e cooperative iscritte all’albo, a consorzi, società consortili, e associazioni fra imprese artigiane (Legge 443 del 1985), nonché su quelli concessi ai lavoratori in possesso di idonea qualifica per lo svolgimento di attività artigiana.
Parte del fondo a tassi agevolati è destinato alle spese di funzionamento del Comitato Tecnico per l’Artigiancassa.
I contributi possono essere assegnati anche agli emigrati che rientrano in Sardegna.

Agevolazioni contributive (Legge Regionale n. 51 del 1993) sono concesse a favore delle imprese artigiane di nuova costituzione e a quelle operanti in Sardegna per la realizzazione degli adeguamenti aziendali prescritti dalla normativa in materia di igiene, ambiente e di sicurezza nei luoghi di lavoro, per la realizzazione delle iniziative inserite nell’ambito di accordi di programma o di patti territoriali stipulati con le altre Regioni.
La Regione sarda ha il compito di tutelare i livelli produttivi e occupativi facilitando il riassetto finanziario, tecnico ed economico, sostenendo operazioni di consolidamento finanziario delle imprese artigiane sarde che si trovano in difficoltà per eventi eccezionali e di carattere congiunturale.

L’Assessore regionale dell’Artigianato, sei componenti in rappresentanza delle imprese artigiane della Sardegna, un componente per ciascuno degli istituti di credito convenzionati con la Regione e un funzionario Regionale del Servizio Artigianato costituiscono il Comitato di Consulenza e di Controllo che ha compiti di consultazione e di verifica in materia di contributi erogati e di osservatorio degli strumenti di intervento creditizio dell’artigianato in Sardegna.

Un particolare contributo può essere assegnato alle Confederazioni di imprese artigiane più rappresentative in Sardegna, (Legge Regionale n.19 del 1986) con proprie strutture e uffici in almeno due province e che abbiano rappresentanti in almeno due commissioni provinciali dell’artigianato. La Regione sarda può erogare contributi per lo svolgimento di: attività di formazione di quadri dirigenti di imprese singole o associate; attività di studio, ricerca, divulgazione e propaganda sui problemi dello sviluppo economico-sociale; attività di erogazione di servizi di assistenza e consulenza.
La Regione favorisce anche interventi a favore dell’apprendistato presso le imprese artigiane (Legge regionale 12 del 2001).