Regione Autonoma della Sardegna [SITO ARCHIVIO]
Vai alla nuova versione
Vai al contenuto della pagina

Logo Regione Sardegna


Tecnologie dell'informazione: la Sardegna modello di eccellenza

Il Presidente della Regione e l'assessore agli Affari generali hanno fatto il punto sulla società dell'informazione in Sardegna a una parte dei dirigenti regionali e alla stampa.
CAGLIARI, 19 GEN 2006 - La Regione sta lavorando perché la Sardegna diventi un caso di scuola in Italia nell’amministrare la società delle telecomunicazioni. Il Presidente della Regione ha illustrato oggi pomeriggio, insieme all’assessore agli Affari generali, Massimo Dadea, a una parte dei dirigenti regionali e alla stampa, lo stato di attuazione dei progetti per la società dell’informazione.

La Sardegna è l'unica regione italiana ad aver aggiudicato entro il 31 dicembre tutte le gare previste. Grazie a tre accordi di programma quadro con lo Stato sulla materia, la Sardegna ha beneficiato di 148 milioni di euro di fondi.

Un’idea centrale, una strategia “che obbliga tutti a ripensare all’organizzazione della Regione, alle modalità con cui si lavora, con cui ci si relaziona con il pubblico, con cui si condivide con altre amministrazioni separate dalla Regione e amplifica in maniera esponenziale le capacità delle qualità del lavoro di tutto il personale del lavoro della Regione”.

Cinque piani d'azione specifici: la rete telematica regionale, i sistemi informativi dell'amministrazione, della sanità e degli enti locali e la banda larga per superare definitivamente il cosiddetto "digital divide", il divario fra chi ha accesso a queste tecnologie e all'informazione e chi ne è escluso.

“Il 28 dicembre del 2004 abbiamo stipulato l'ApQ con il governo – ha detto l’assessore Dadea - sulla società dell'informazione”. Il primo accordo aveva messo a disposizione della Regione 55 milioni di euro. Altri 33 milioni sono arrivati con un primo atto integrativo firmato il 13 aprile 2005, seguito da un secondo, il 15 dicembre scorso, che ha concesso alla Sardegna ulteriori 25 milioni di euro. E l’assessore Dadea ha proseguito precisando che è stato anche modificato il complemento di programmazione del Por, sulla società dell'informazione, da
cui sono scaturiti altri 35 milioni di euro. Già ad aprile 2005 la Sardegna risultava prima in Italia per programmazione della spesa in questo campo. Il 16 gennaio scorso il rapporto Cnipa ha certificato che l'isola è stata l'unica regione italiana ad aver aggiudicato tutti i bandi relativi ai finanziamenti Cipe entro il 31 dicembre 2005.

Enti regionali, Asl, scuole, Parco tecnologico, enti locali e comprensori industriali e produttivi saranno connessi tra loro, “come se fossero tutti dentro uno stesso edificio – ha detto Soru – e senza nessun costo”.

La strategia è far diventare la Sardegna un modello di eccellenza per l’utilizzo delle nuove tecnologie dell’informazione e delle comunicazioni nella pubblica amministrazione. Attraverso l’utilizzo delle soluzioni Ict (Information communication technology) come occasione di riorganizzazione e rilancio dell’intera amministrazione regionale, ma anche attraverso lo sviluppo delle competenze in ambito Ict per il trasferimento e il riuso a livello nazionale e internazionale, l’apporto di competenze e di investimenti per la crescita dell’occupazione e la nascita e valorizzazione delle imprese locali, l’abbattimento dei confini geografici e il superamento dei vincoli di natura territoriale con la cancellazione del digital divide sul territorio regionale.

Consulta gli allegati:
Strategia e attività in corso per la Società dell'informazione