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Entrate: dopo l'Atu de intima, la Giunta ricorre alla Corte Costituzionale per conflitto di attribuzione

La delibera adottata stamane dalla Giunta regionale prevede di proporre ricorso per conflitto di attribuzione davanti alla Corte Costituzionale sulla questione relativa alle entrate. Oggetto del ricorso è l'inerzia dello Stato in ordine alla reiterate richieste, avanzate dalla Regione, di versamento delle ulteriori quote di compartecipazione ai tributi erariali ai sensi del nuovo testo dell'articolo 8 dello Statuto sardo.
Riunione di Giunta
CAGLIARI, 31 LUGLIO 2012 - "La Regione non sta elemosinando nulla, ma rivendica con determinazione ciò che spetta di diritto alla Sardegna". Così il presidente della Regione Ugo Cappellacci ha annunciato la delibera adottata stamane dalla Giunta regionale, che prevede di proporre ricorso per conflitto di attribuzione davanti alla Corte Costituzionale sulla questione relativa alle entrate. Oggetto del ricorso è l’inerzia dello Stato in ordine alla reiterate richieste, avanzate dalla Regione, di versamento delle ulteriori quote di compartecipazione ai tributi erariali ai sensi del nuovo testo dell'articolo 8 dello Statuto sardo. Il Governo ha mantenuto il silenzio sulla diffida ad adempiere, l'atu de intima notificato dalla Regione Autonoma della Sardegna, e si é limitato a corrispondere circa un terzo del totale delle somme dovute. "I nostri diritti - ha aggiunto il presidente - sono stati già accertati da precedenti sentenze della Consulta e non possono essere messi in discussione o resi nuovamente negoziabili da nessuno. Il debitore inadempiente e moroso - ha concluso il governatore - paghi quanto dovuto al popolo sardo".