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Sud: Cappellacci, sblocco dei fondi fondamentale per iniezione positiva a sistema Italia

L'auspicio - ha detto il presidente - è che il dibattito aperto sul tema possa contribuire a creare un legame virtuoso tra il lavoro svolto dall'ex ministro e quello portato avanti dal suo successore, affinché non si verifichino ritardi e siano assicurate risorse di cui il Sud e la Sardegna in questo momento hanno un bisogno estremo".
Ugo Cappellacci Presidente giunta Regionale
CAGLIARI, 31 LUGLIO 2012 - "Lo sblocco dei fondi per il Sud è fondamentale per dare un'iniezione positiva al sistema Italia, il cui riposizionamento in Europa dipende in gran parte dall'attenzione che sarà dedicata al Meridione e alle Isole. Occorre imprimere un'accelerazione alle procedure affinché si giunga nel più breve tempo possibile all'effettiva assegnazione delle risorse alle Regioni". Così il presidente della Regione Sardegna, Ugo Cappellacci, commenta l'interrogazione presentata dall'on. Fitto insieme ad altri 70 parlamentari sui fondi per il Sud.

"Sono risorse - ha aggiunto Cappellacci- che si rendono particolarmente necessarie in una situazione di crisi economica internazionale perché possono rappresentare uno degli strumenti efficaci per risollevare il sistema Italia, a partire dalle aree più svantaggiate. Sono fondi indispensabili per la Sardegna per affrontare numerose problematiche infrastrutturali e dare luogo a quegli interventi finalizzati a creare nuove occasioni di sviluppo, opportunità per le imprese e conseguentemente nuove fonti di occupazione.

Sul tema la Regione Sardegna aveva avviato un proficuo rapporto di collaborazione con il ministro Fitto, che aveva dato i primi risultati concreti. Tale dialogo, in questi mesi, è proseguito con il ministro Barca, intensificandosi con il passare delle settimane e arrivando ai primi riscontri positivi che fanno ben sperare sull’esito delle azioni avviate. L'auspicio - ha aggiunto il presidente - è che il dibattito aperto sul tema possa contribuire a creare un legame virtuoso tra il lavoro svolto dall’ex ministro e quello portato avanti dal suo successore, affinché non si verifichino ritardi e siano assicurate risorse di cui il Sud e la Sardegna in questo momento hanno un bisogno estremo".