Regione Autonoma della Sardegna [SITO ARCHIVIO]
Vai alla nuova versione
Vai al contenuto della pagina

Logo Regione Sardegna


Legge Stabilità. La Spisa: "Atto gravissimo che umilia Autonomia della Sardegna"

"Siamo davvero attoniti per questo ulteriore atto da parte del Governo Nazionale che già da tempo non dà alla Sardegna una risposta adeguata sulle risorse che le spettano in base alla modifica dello Statuto, sulla quale abbiamo già fatto azioni molto forti ricorrendo alla Corte Costituzionale, ma aggiunge anche misure dell'ultima ora con ulteriori taglii rispetto alle disponibilità esistenti per la Regione e per i propri comuni che sono tutti i giorni nella trincea contro la crisi e la disoccupazione". Così ha detto l'assessore La Spisa.
Statuto
CAGLIARI, 9 OTTOBRE 2012 - "Un atto gravissimo nei confronti della Regione Sardegna e di tutte le altre regioni Speciali contro cui dobbiamo protestare e prendere una posizione durissima. Ora occorre tentare tutte le vie legali ricorrendo ancora alla Corte Costituzionale per difendere i nostri diritti sul piano giuridico. Siamo davvero attoniti per questo ulteriore atto da parte del Governo Nazionale che già da tempo non dà alla Sardegna una risposta adeguata sulle risorse che le spettano in base alla modifica dello Statuto, sulla quale abbiamo già fatto azioni molto forti ricorrendo alla Corte Costituzionale, ma aggiunge anche misure dell’ultima ora con ulteriori taglii rispetto alle disponibilità esistenti per la Regione e per i propri comuni che sono tutti i giorni nella trincea contro la crisi e la disoccupazione”. E’ quanto affermato dal vice presidente della Regione e assessore della Programmazione, Giorgio La Spisa, in merito alla Legge di Stabilità all’esame del Consiglio dei Ministri. “La Regione Sardegna – prosegue il vice presidente – è in prima fila nella lotta agli sprechi e nella riduzione dei costi della politica, ma non può accettare che venga umiliata l’Autonomia sarda. La nostra gente, le nostre imprese, le nostre famiglie subiscono un assedio che rischia di far precipitare la soglia di sopportabilità sociale della crisi in atto".