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Programma DIESIS: i primi risultati

La Società dell’informazione in Sardegna dovrà essere dinamica, competitiva, aperta allo scambio di esperienze con le altre regioni europee, ma non dovrà mai tradire la specificità dell’Isola per inseguire modelli che sembrano più evoluti.
Se uno degli obiettivi della Regione è favorire lo sviluppo locale – rivalutando in particolare le zone interne -, non è pensabile puntare su progetti che non rispecchino le realtà territoriali sarde e non partano delle risorse locali per raggiungere uno sviluppo e una crescita sempre e comunque “sostenibili”.

In questa direzione procede il programma di azioni innovative del Fondo europeo di Sviluppo regionale DIESIS (Driving Innovative Exploits for the Sardinian Information Society), approvato dalla Commissione europea nell’ambito del Piano di azione eEurope Regio 2005. Il programma, di cui ha responsabilità l’assessorato degli Affari generali, personale e Riforma della Regione, è iniziato nel febbraio 2003 e si è concluso a fine gennaio. I risultati raggiunti sono stati presentati ieri e verranno discussi ancora oggi nel corso di un convegno nell’Hotel Setar di Quartu. In particolare, sono stati presentati i cinque studi di fattibilità su e-government, e-commerce, e-learning, e-tourism e knowledge management.

La trasparenza dovrà essere un’altra delle caratteristiche di tutti i progetti della Società dell’informazione in Sardegna. L’ha chiarito questa mattina l’assessore degli Affari generali, Massimo Dadea, durante il suo intervento. «I progetti saranno costantemente monitorati – ha detto Dadea – per verificare che ci sia il massimo rispetto delle procedure stabilite, ma soprattutto che vengano raggiunti gli obiettivi prefissati». Per questa ragione, i progetti assegnati non avranno una durata superiore ai ventiquattro mesi e saranno valutati annualmente. «La Regione deve vigilare sulla qualità e sull’efficacia delle iniziative», ha continuato l’assessore degli Affari generali che ha annunciato anche un’altra norma fissata a garanzia degli investimenti regionali nelle nuove tecnologie: «Non saranno più finanziati progetti al di sopra dei 3 milioni e mezzo di euro». Una scelta che va nella direzione di una razionalizzazione della spesa e di una maggiore cautela nella programmazione. Fino al 2006 l’amministrazione regionale disporrà di 220 milioni di euro per sostenere le strategie di sviluppo della Società dell’Informazione: 55 milioni arrivano dall’Accordo di programma siglato poco più di un mese fa con il Governo, il resto da fondi Por.

Ma quali sono le priorità del programma DIESIS, in cui la Regione ha come partner Ancitel, Crs4, Formez, Krenensiel, Sfirs, Enaip Sardegna e altri soggetti privati? In primo luogo, la promozione dell’innovazione nella pubblica amministrazione regionale, locale e nel settore privato, in particolare nel campo della Società dell’Informazione; poi contribuire a porre le basi per la realizzazione di un piano strategico di sviluppo della società digitale di medio-lungo periodo, che sia fondato su alcune aree ritenute strategiche per lo sviluppo locale e faccia leva sulle esperienze e sulle risorse disponibili sul territorio.


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