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Patto stabilità, presidente Cappellacci sollecita ministro Saccomanni: "Modifiche urgenti per liberare risorse a favore della comunità"

"La crisi economica - scrive il presidente Cappellacci - non consente di procrastinare oltre l'adozione di concrete e incisive misure volte ad attenuare lo stato di sofferenza del sistema economico-sociale isolano".
Palazzo della Regione
CAGLIARI, 12 LUGLIO 2013 - Con una lettera inviata al ministro dell'Economia, Fabrizio Saccomanni, il presidente Ugo Cappellacci ha sollecitato l'avvio dell'immediata attivazione delle trattative per addivenire all’adeguamento della capacità di spesa regionale al nuovo regime regolatore dei rapporti finanziari tra lo Stato e la Regione. Nella missiva il presidente richiama il comma 5 bis dell'articolo 11 della legge 64/2013, approvato su proposta dei senatori sardi, secondo il quale il Ministro dell'Economia e delle Finanze, con le procedure di cui all’art. 27 della legge 42 del 2009, concordi le modifiche da apportare al patto di stabilità interno della Sardegna entro centoventi giorni. "La crisi economica - scrive il presidente Cappellacci - non consente di procrastinare oltre l'adozione di concrete e incisive misure volte ad attenuare lo stato di sofferenza del sistema economico-sociale isolano". "Oltre alle norme vigenti - ha commentato Cappellacci - anche i pronunciamenti della Corte Costituzionale oggi rinforzano la nostra richiesta di adeguare il patto di stabilità alla nuova disciplina delle entrate, affinché le somme disponibili possano essere effettivamente spese per le azioni a favore delle famiglie, delle imprese e dei territori. Per questo - ha concluso il presidente Cappellacci - occorre che lo Stato sani con la dovuta urgenza una ferita aperta ormai da troppi anni".

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