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Programmazione territoriale, al via il tavolo con Montiferru e Planargia. Paci: zone ricche di tradizioni, trasformiamole in opportunità di lavoro

Turismo, cultura, socializzazione e innovazione imprenditoriale. La manifestazione d’interesse delle due Unioni associate si chiama “La sapienza del villaggio” e punta su una strategia che mette al centro l’idea che vivere in posti meno centrali e popolosi sia una scelta consapevole, meditata e vantaggiosa e non certo una condanna.
Santulussurgiu
Santulussurgiu, 26 settembre 2017 - Si chiama “La sapienza del villaggio” e punta sull’orgoglio dell’essere piccoli, decentrati, poco popolosi ma ricchi di storia e tradizioni la manifestazione d’interesse presentata dalle Unioni di Comuni Montiferru e Planargia, 20 Comuni e 28.848 abitanti. Prende dunque il via il percorso del progetto di programmazione territoriale presentato ieri sera all’assessore della Programmazione Raffaele Paci nella sede della Fondazione Hymnos a Santu Lussurgiu, accolto dal sindaco e presidente dell’Unione di Comuni Montiferru Diego Loi e dal sindaco di Montresta e presidente della Planargia Antonio Zedda.

CREARE LAVORO, SOLO COSÌ I GIOVANI RESTANO - "Lo spopolamento è sicuramente un tema cruciale e fondamentale dal quale non possiamo prescindere, però non basta parlarne: bisogna fare, come sta facendo la Giunta con la sua strategia regionale delle aree interne", ha detto Paci. "Voglio dirlo chiaramente: di sicuro servono i servizi, ma l’unica e sola cosa che può permettere a un giovane di restare è il lavoro. Un lavoro che si autosostiene: quando parliamo di agroalimentare, tradizioni, archeologia, ambiente stiamo parlando di ricchezze enormi che altri non hanno e che possiamo coniugare con il turismo creando opportunità uniche, con l’allargamento della stagione che porta a un turismo esperienziale legato all’unicità delle tradizioni, del cibo, dell’artigianato, della cultura. Quindi bisogna mettere in rete tutti i singoli tasselli, creando occasioni lavorative che puntino sui giovani, e ho visto che in questa manifestazione d’interesse si prova a farlo. Questo è il momento giusto: l’occupazione ricomincia a crescere, il Pil si è ripreso, l’export lancia segnali positivi: rafforziamoli questi segnali, con la Regione e gli enti locali che accompagnano fortemente la ripresa facendo squadra e allo stesso tempo rivendicano due cose fondamentali con il Governo e con l’Europa per il nostro presente e il nostro futuro. È indispensabile ridurre gli accantonamenti, 684 milioni all’anno non ce li possiamo proprio permettere, e ottenere il riconoscimento ufficiale e formale in Europa della condizione di insularità. Su queste battaglie - ha concluso Paci - dobbiamo essere uniti, per dare risposte ai nostri territori e ai nostri cittadini”.

LA MANIFESTAZIONE D’INTERESSE - Turismo, cultura, socializzazione e innovazione imprenditoriale. La manifestazione d’interesse delle due Unioni associate si chiama “La sapienza del villaggio” e punta su una strategia che mette al centro l’idea che vivere in posti meno centrali e popolosi sia una scelta consapevole, meditata e vantaggiosa e non certo una condanna. Sei gli obiettivi e le azioni proposte nella manifestazione d’interesse presentata oggi: sostenibilità istituzionale (rafforzamento della gestione associata delle funzioni riducendo la spesa e "ottimizzando la gestione); sostenibilità sociale attraverso una rete di servizi avanzati nella sanità, nell’assistenza sociale, nell’istruzione per rendere l’area competitiva; sostenibilità economica, dunque aiuti alle imprese che valorizzino le potenzialità “verdi” del territorio (bioagricoltura, bioedilizia, turismo sostenibile) e incentivi all’apertura di piccole botteghe del villaggio; sostenibilità ambientale, ovvero aree protette, piste ciclabili, rete sentieristica, gestione ambientale e protezione civile; sostenibilità della cultura locale; promozione e informazione con azioni di marketing territoriale e promozione dei territori.

IL PUNTO SULLA PROGRAMMAZIONE TERRITORIALE - Tra progetti chiusi, avviati e in corso sono coinvolte 30 Unioni per un totale di 284 Comuni. Considerando che dalla programmazione territoriale sono escluse alcune zone coinvolte in piani specifici (per esempio Sulcis o Nuorese), si tratta dell’88% dei centri sardi. A disposizione ci sono circa 300 milioni di euro e 30 mesi al massimo per realizzare i progetti.