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Turismo culturale, all'aeroporto di Olbia secondo evento di Sardinia Tourism Call2Action

"In questi ultimi mesi - dice l'assessora Barbara Argiolas - ci siamo concentrati su una serie di attività strategiche e sinergiche da attuare insieme a tutti gli attori del turismo: l'obiettivo è sviluppare un approccio organico da destination management, che mantenga al centro comunità e territori".
Aeroporto Olbia
Cagliari, 22 maggio 2018 - Il patrimonio storico-artistico e archeologico è il maggior attrattore di viaggi in Italia: è il presupposto dell’evento "Turismo culturale e archeologia", in programma il 23 e il 24 maggio all'aeroporto di Olbia Costa Smeralda, secondo appuntamento tematico di Sardinia Tourism Call2Action, programma di eventi di approfondimento professionale e confronto interattivo per gli stakeholder del mondo turistico regionale, attivato dalla Geasar, società di gestione dell’aeroporto di Olbia Costa Smeralda, e sostenuto dall’assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio nell’ambito del Piano di promozione e comunicazione attraverso il sistema aeroportuale sardo.

AZIONE ORGANICA. "In questi ultimi mesi - dice l’assessora Barbara Argiolas - ci siamo concentrati su una serie di attività strategiche e sinergiche da attuare insieme a tutti gli attori del turismo: l'obiettivo è sviluppare un approccio organico da destination management, che mantenga al centro comunità e territori. Per questa ragione, attraverso due cicli di incontri territoriali, abbiamo scelto di dare un'impostazione partecipata alla definizione del Piano strategico "Destinazione Sardegna 2018-2021", un documento strategico che dovrà far sintesi delle istanze e delle esigenze emerse. Toccherà poi alla DMO regionale, per la quale stiamo definendo gli ultimi dettagli, dare operatività alle linee del Piano".

TURISMO CULTURALE GRANDE OPPORTUNITÀ. "Attraverso il programma Sardinia Tourism Call2Action - continua l’assessora - offriamo agli operatori sardi la concreta possibilità di approfondire i temi che rientrano nel Piano strategico e nel modello di sviluppo turistico che vogliamo dare alla Sardegna. Dopo il primo evento dedicato ai borghi, approfondiamo stavolta le potenzialità del turismo culturale: i numeri di questi anni dicono che l’economia nazionale legata a monumenti, musei, siti archeologici è in forte crescita e il rafforzamento del turismo culturale è una priorità per la Sardegna sia per l’affermazione di ulteriori attrattività che rafforzino il balneare che per la crescita di nuove stagionalità e delle progettualità messe in campo da amministrazioni locali e imprese della Sardegna, mirate alla valorizzazione turistica di un patrimonio storico e archeologico unico. Per rafforzare quel turismo di qualità e sostenibile che riteniamo sia la chiave per la crescita del settore e del suo peso economico sul territorio, occorrono progetti di ampio respiro e alto profilo, che cerchino sempre di mettere in rete la Regione, gli enti locali e le imprese. In questa linea si inquadra per esempio il recente accordo tra l’assessorato del Turismo e il Polo museale della Sardegna”.

MODULI FORMATIVI E FOCUS MERCATO CINESE. L’evento, che si avvale del coordinatore scientifico del progetto di Josep Ejarque, sarà aperto dai saluti di benvenuto della Geasar e dall’intervento dell’assessora Barbara Argiolas. Mercoledì 23 sono previsti i moduli di management del programma formativo gratuito PDPiT (Professional Development Program in Tourism), sviluppato in collaborazione con Gruppo Galgano ed SPS. Clou della giornata inaugurale due seminari: il primo intitolato ‘Focus sulle opportunità dei mercati emergenti: Cina’, tenuto dai professori dell’Università Ca' Foscari di Venezia, Tiziano Vescovi e Andrea Pontiggia, co-direttori del laboratorio di ricerca International Management to Asia (IMA Lab); il secondo, sull’‘approccio sostenibile come leva per gestire flussi turistici di qualità’, condotto da Mariangela Franch, responsabile scientifica del corso di laurea in Management della sostenibilità e del turismo di Trento.

EVOLUZIONE TURISMO CULTURALE. Il giorno successivo, giovedì 24, gli stessi autorevoli esponenti di istituzioni e università, insieme a prestigiosi ospiti italiani e stranieri, esperti di settore (tra cui i presidenti di Confcultura Patrizia Asproni e del club Turismo Culturale di Mallorca Maria Antonia Bauzà) animeranno una conferenza (e susseguente dibattito) che spazierà dall’evoluzione e dalle esigenze dei ‘turisti culturali’ al ‘museo del futuro’; da come i competitor nazionali e internazionali dell’Isola strutturano l’offerta ai casi di successo in Europa, Italia e Sardegna (rappresentata da Polo museale della Sardegna, Museo nazionale archeologico di Cagliari, Monumenti Aperti e Parco geominerario della Sardegna); dalla complementarietà col turismo balneare alla promozione del prodotto culturale. Venerdì 25 in programma un educational riservato ai media che ha per filo conduttore le origini ancestrali dell’Isola e come si sono declinate nei secoli ispirandone la cultura: prima tappa il museo Nivola di Orani, poi il nuraghe Losa di Abbasanta, infine il santuario nuragico di santa Cristina a Paulilatino.

Sulla scia del successo del primo evento incentrato sul ‘turismo nei borghi’, le iscrizioni sono andate sold out in breve tempo, ma sarà possibile seguire conferenze, dibattiti e attività formative in diretta streaming sui canali social dedicati all’evento e, in condivisione, su quelli della Geasar e dell’assessorato (VisitSardinia).

La locandina