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Spopolamento, a Bauladu le proposte di Regione, imprese e sindacati per rilanciare lo sviluppo delle zone interne

"Tutti sappiamo che lo spopolamento è un problema, tra i più gravi che la Sardegna si trova a dover affrontare, e tutti nell'arco di questa giornata hanno detto cose giuste e importanti per invertire questa tendenza così pericolosa per le nostre zone interne. Ma se la ricetta, mettendo insieme tanti ragionamenti, sembra piuttosto chiara, la medicina per guarire va preparata e somministrata nelle dosi, nei luoghi e nei tempi giusti". Lo ha detto il presidente della Regione Francesco Pigliaru.
Cagliari, 18 ottobre 2018 - "Tutti sappiamo che lo spopolamento è un problema, tra i più gravi che la Sardegna si trova a dover affrontare, e tutti nell'arco di questa giornata hanno detto cose giuste e importanti per invertire questa tendenza così pericolosa per le nostre zone interne. Ma se la ricetta, mettendo insieme tanti ragionamenti, sembra piuttosto chiara, la medicina per guarire va preparata e somministrata nelle dosi, nei luoghi e nei tempi giusti". Lo ha detto il presidente della Regione Francesco Pigliaru intervenendo ieri al Teatro centrale di Bauladu al convegno ‘La Sardegna dei Comuni: un patrimonio da salvare’ organizzato dal CRU Unipol Sardegna, (Legacoop, Cgil, Cisl, Uil, CNA, Confesercenti e CIA).

“È una battaglia che fin dal primo giorno combattiamo con decisione mettendo in capo energie e risorse. Ma per vincere dobbiamo impegnarci insieme, innanzitutto remando nella stessa direzione", ha sottolineato il presidente Pigliaru, che ha proseguito citando alcune delle azioni portate avanti dalla Giunta come la rete di videosorveglianza, gli investimenti per la banda ultralarga nelle zone rurali, quelli dal Patto per la Sardegna destinati alla manutenzione delle strade locali.

“Un discorso a parte meritano esempi come Iscol@, che offrendo scuole nuove e didattica moderna contribuisce a non far andar via le famiglie dai piccoli centri, così come la lotta per l'eradicazione della peste suina, tanto necessaria quanto urgente per i nostri territori”, ha evidenziato il Presidente. Un tipo di organizzazione che permette di superare le separazioni amministrative accelerando gli iter. E poi naturalmente la programmazione territoriale, che lavora aggregando le comunità”.

Francesco Pigliaru ha inoltre ribadito il grande potenziale dell’agricoltura e dell’agroalimentare, per poi menzionare il lavoro che si sta portando avanti sull’internazionalizzazione e sul turismo con la Destinazione Sardegna. Infine un riferimento al metano, “essenziale per garantire a tutti i sardi l’energia alle stesse condizioni degli altri cittadini. È compito della politica avere il coraggio di gestire la transizione verso le rinnovabili. Noi lo stiamo facendo, e ora ci aspettiamo che dal governo nazionale ci arrivino rassicurazioni”.

"Sinora – ha detto l'assessore degli Enti locali Cristiano Erriu – si è ragionato di spopolamento pensando soltanto in termini di ridistribuzione delle risorse pubbliche oppure di infrastrutturazione e dimensionamento delle reti sanitaria e scolastica. Però è rimasto sullo sfondo il ruolo delle imprese e dei soggetti privati, chiamati a dare risposte alle comunità locali promuovendo la crescita e lo sviluppo dei territori e immaginando percorsi che favoriscano il ripopolamento. Quella di oggi è, dunque, un'occasione importante di confronto, in cui la Regione ha potuto confermare la validità delle iniziative messe in campo fondate su base territoriale, e della necessità di consolidare i diversi livelli istituzionali, per esempio le Unioni di Comuni e le loro associazioni, che sono il perno attorno al quale immaginare traiettorie di sviluppo locale che contrastino in modo più efficace la tendenza alla rarefazione sociale ed economica e allo spopolamento".