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Industria, metano, Piras a Sassari: progetto irrinunciabile e strategico per lo sviluppo della Sardegna

L'assessora Piras ha difeso il progetto della cosiddetta "dorsale". "La rete di distribuzione del metano - ha ricordato l'assessora - è fondamentale per la sicurezza nell'approvvigionamento e gestione del Gnl".
Gasdotto
Sassari, 5 novembre 2018 - "La metanizzazione è una fase di transizione energetica essenziale e irrinunciabile per garantire lo sviluppo dell’economia della Sardegna, in particolare delle industrie e dei trasporti marittimi, e assicurare ai cittadini pari condizioni con il resto d'Italia. Il nostro è un progetto condiviso con il Governo nazionale, inserito nel Patto per la Sardegna siglato due anni fa, e al Governo chiediamo il rispetto degli accordi presi. Attendiamo ancora una risposta alla lettera inviata più di un mese fa a Palazzo Chigi e al MISE". Lo ha detto l'assessora dell'Industria, Maria Grazia Piras, intervenendo a Sassari a un convegno sul Metano organizzato dalla Fondazione Segni.
L'esponente della Giunta ha difeso il progetto della cosiddetta "dorsale". "La rete di distribuzione del metano - ha ricordato l'assessora Piras - è fondamentale per la sicurezza nell'approvvigionamento e gestione del Gnl. In più garantisce pari trattamento in termini di tariffe con i meccanismi di compensazione inseriti nel Patto. Gli iter autorizzativi sono già partiti, di recente la Commissione Ue ha dato via libera alla joint venture Sardinia Newco, nata da SNAM e Società Gasdotti Italia, che dovrà realizzare l'infrastruttura, e presto partiranno i lavori per i depositi costieri previsti dal piano. Ogni rallentamento genera incertezza, e la Sardegna non può attendere oltre. Alla luce delle analisi fin qui condotte - ha sottolineato ancora l'assessora Piras - la rete di collegamento, da considerarsi a tutti gli effetti parte della rete nazionale, è la soluzione meno impattante dal punto di vista ambientale e della sicurezza di approvvigionamento".

L'assessora Piras ha inoltre ricordato gli interventi inseriti nel Piano energetico regionale e attuati in questi ultimi anni: dalle azioni sull'efficientamento energetico ("una vera fonte energetica") alla mobilità elettrica ("nessun'altra regione sta investendo quanto la Sardegna"), ai bandi destinati ai Comuni che si stanno misurando con le micro-grid e i sistemi innovativi di stoccaggio dell’energia. "Abbiamo investito risorse importanti e stiamo portando avanti buone pratiche in campo energetico, perché il futuro è rappresentato da una Sardegna sempre più sostenibile e all’avanguardia. Ma, in una prospettiva di breve e medio termine, non possiamo fare a meno del metano, il quale, al contrario di quanto si sostiene da più parti, può contribuire enormemente a risolvere i problemi legati al clima e all'inquinamento ambientale. A parità di energia prodotta in fase di combustione, il gas naturale, infatti, rispetto al gasolio produce il 26% di emissioni in meno e il 40% in meno rispetto al carbone. Infine, l'utilizzo del Gnl in sostituzione di benzina e gasolio riduce di circa il 95% le emissioni di ossido d'azoto e particolato".