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Sughero, dalla Giunta quasi 2 milioni per il trattamento di difesa fitosanitario

Ammonta a 1,9 milioni di euro il programma di interventi 2019 per la difesa fitosanitaria delle sugherete varato oggi in Giunta, su proposta dell'assessora della Difesa dell'ambiente Donatella Spano.
SUGHERO
Cagliari, 27 novembre 2018 - Ammonta a 1,9 milioni di euro il programma di interventi 2019 per la difesa fitosanitaria delle sugherete varato oggi in Giunta, su proposta dell'assessora della Difesa dell'ambiente Donatella Spano. "Proseguiamo il contrasto ai defogliatori della sughera, cioè Lymantria dispar e Malacosoma neustria, attraverso trattamenti aerei con prodotto biologico nel rispetto delle stesse piante", dice la titolare dell'Ambiente, che mette in evidenza l’interesse economico legato all’estrazione del sughero: "Abbiamo sottolineato l'importanza della filiera del sughero anche in occasione di Eustafor, la conferenza internazionale dedicata alle politiche forestali in Europa, che abbiamo ospitato in Sardegna lo scorso maggio. Il programma di difesa fitosanitaria ha l'obiettivo di trattare circa 30 mila ettari, confermando l’impegno assunto già lo scorso anno, e di proseguire il monitoraggio su tutto territorio regionale".
Il soggetto attuatore sarà l'agenzia Agris Sardegna tramite il Servizio ricerca per la sughericoltura e silvicoltura e le superfici da trattare saranno. “Come lo scorso anno – conclude l’assessora Spano – proseguiranno le attività di ricerca per una migliore efficienza dei trattamenti con la sperimentazione di nuovi prodotti in grado di abbattere i costi e permettere un’alternanza nell’uso dei ceppi, così ridurre la possibilità di manifestazioni di resistenza al prodotto da parte delle popolazioni sarde di Lymantria”.
LA LOTTA 2018. La campagna di contrasto ai defogliatori della sughera condotta nel maggio 2018 ha interessato una superficie di 29mila ettari nei seguenti territori: Berchidda-Monti (4.400 ettari); altopiano di Abbasanta (2mila ettari); Area Goceano (4mila euttari); Alà dei Sardi (5.400 ettari); Nuoro-Orune (4.400 ettari); area Foresta Fiorentini (4.400 ettari); Buddusò-Bitti (4.400 ha). Le osservazioni effettuate sulla mortalità larvale hanno dato valori medi variabili da un minimo del 82 per cento nell’area di Berchidda Monti a un massimo dell’97,9 per cento nelle stazioni di Buddusò Bitti, riscontrando un risultato altamente soddisfacente.