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Lingua sarda: conferenza regionale, pieno sostegno per salvaguardia

09.12.10 - comunicati stampa - anno 2010
"La nostra priorità è la salvaguardia della lingua. Si può ancora salvare il sardo in Sardegna. Si può ancora farne una "ingua normale", a fianco dell'italiano e dell'inglese che, a vario titolo fanno parte, del nostro patrimonio linguistico. Il sardo come lingua dell’identità storica e attuale, l'italiano come lingua dell’unità nazionale, l’inglese quale lingua di comunicazione che ci apre al mondo". Lo ha detto l’assessore della Pubblica Istruzione e dei Beni Culturali, Sergio Milia, aprendo a Fonni i lavori della Conferenza regionale della Lingua sarda, in programma fino a sabato prossimo.

"Utilizzare il sardo in famiglia, a scuola, nella società – ha puntualizzato l’esponente della Giunta Cappellacci, soffermandosi sul rischio estinzione della limba – deve rappresentare la normalità. Per questa ragione, ci stiamo impegnando a rafforzarne il prestigio, con azioni e programmi specifici nella quotidianità a vantaggio della trasmissione intergenerazionale. Il sardo è una lingua viva, ma parlata per appena il 13% dai ragazzi che la utilizzano per conversare con i familiari”. Il processo di valorizzazione della limba è già partito con il potenziamento della didattica e il suo radicamento nelle scuole attraverso corsi, nel normale orario di lezione, e borse di studio. "Ulteriori risorse per la sperimentazione dell’insegnamento del sardo a scuola – ha aggiunto Milia – saranno reperite all’interno del progetto scientifico Scuola Digitale”. I lavori proseguiranno domani con l’approfondimento dei temi del sardo a scuola e del confronto normativo con le altre lingue minoritarie.