Regione Autonoma della Sardegna [SITO ARCHIVIO]
Vai alla nuova versione
Vai al contenuto della pagina

Logo Regione Sardegna


Ufficio consigliera parità, Manca: attività importante per coesione sociale

14.12.10 - comunicati stampa - anno 2010
Si è tenuta oggi a Cagliari, nella sede dell’assessorato del Lavoro, una conferenza stampa di fine anno sulle azioni svolte nel 2010 e sui programmi per l’anno prossimo da parte dell’Ufficio della Consigliera di parità. “Si chiude un anno – ha affermato Luisa Marilotti, consigliera regionale di Parità - caratterizzato da un notevole aumento delle richieste di intervento per casi di discriminazione sul lavoro, ma anche di importanti iniziative sul tema della promozione di una nuova forma di genitorialità condivisa e di nuove forme di imprenditorialità femminile”. Alla conferenza ha partecipato l’assessore regionale del Lavoro Franco Manca, che ha apprezzato le azioni svolte dall’Ufficio: “Un’attività – ha detto l’esponente della Giunta Cappellacci – che è emblematica dell’atteggiamento dell’Amministrazione regionale nei confronti delle aree di popolazione più emarginate, ossia un impegno continuo teso all’inclusione sociale”.

“Le crisi economiche - ha proseguito l’assessore Manca - sono portatrici non solo di disvalori, ma anche di segmentazioni sociali, alimentano egoismi, privilegiano alcuni rispetto al complesso dei cittadini, perciò la risposta agli egoismi deve essere un percorso di solidarietà. La ripresa economica passa necessariamente non solo per nuove risorse finanziarie, ma anche attraverso il coinvolgimento di tutti i soggetti attori del sistema economico, associazioni sindacali, datoriali e istituzioni: l’obiettivo deve essere quello della coesione sociale”. Alla conferenza di presentazione dei dati dell’Ufficio della Consigliera di Parità è intervenuto anche il direttore dell’Agenzia regionale per il lavoro, Stefano Tunis: “Recenti dati testimoniano che esiste una nuova proiezione delle donne nel mercato del lavoro: da elemento discriminato le donne ora possono essere il nuovo volano dell’economia regionale, che si sta sviluppando soprattutto nel settore terziario, mentre gli altri ristagnano. Non è un caso che gran parte delle donne siano occupate in questo settore”.