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Lavoro: prima attuazione programma Welfare to work

26.12.10 - comunicati stampa - anno 2010
La Giunta regionale, su proposta dell’assessore del Lavoro Francesco Manca, ha approvato le linee generali dell’intervento ‘Welfare to work’ per le politiche attive di reimpiego, programma al quale la Regione aveva aderito su proposta dal Ministero del Lavoro già nel luglio del 2009, cofinanziandolo.

Il provvedimento è un documento base sul quale avviare in modo organico le prime misure di politiche attive per il lavoro e prevede la realizzazione di iniziative integrate per favorire la collocazione o la ricollocazione nel mercato del lavoro.

Una prima parte del programma, quella più consistente, sarà attuato mediante un tavolo di collaborazione costituito dalla Regione e dalle otto province, eventualmente integrato dalle parti sociali.
L’altra parte sarà di esclusiva titolarità della Regione, che attuerà misure mirate di politiche attive del lavoro, rivolte ad alcuni settori in particolare sofferenza sul territorio isolano, settori che possono essere trattati solo da strumenti regionali.

Le azioni prevedono l’erogazione di un ‘bonus’ per l'assunzione e di una ‘dote formativa’ per l’inserimento lavorativo. Il finanziamento complessivo è di 9 milioni e centomila euro, 7 milioni per la parte riguardante il programma da attuarsi con il coinvolgimento delle province.

“Si intende intervenire – ha spiegato l’assessore Manca - attuando il programma su due livelli tra essi collegati ma gestiti in modo autonomo. Il primo attuabile secondo il principio della sussidiarietà e dell'integrazione delle misure pubbliche di intervento tra Regione e province, il secondo a esclusiva titolarità regionale, in dipendenza della sua sperimentalità e del target specifico dei soggetti interessati”.

La parte relativa alla concertazione con le province avrà un’operatività successiva, con l’obiettivo di condividere prima con esse il programma; partirà immediatamente, invece, la quota di titolarità della Regione, che prevede l’erogazione della somma complessiva di 3500 euro per ciascuna assunzione effettuata nel comparto dell’informatica e delle telecomunicazioni (call center), ripartiti in 1500 euro come ‘dote’ per l'inserimento di soggetti svantaggiati nel mercato del lavoro e altrettanti quale bonus di assunzione in favore dell'azienda.

"Il settore informatico e delle comunicazioni - ha messo in rilievo l’esponente della Giunta Cappellacci - appare immediatamente eleggibile per la particolare caratteristica che lo contraddistingue e per le potenzialità che l’espansione del sistema può registrare, nonché per lo stato delle iscrizioni nelle liste di mobilità di molti addetti del settore”.

"Tali attività - ha concluso l’assessore Manca - rappresentano una prima parte del programma, poiché da esse ne derivano altre con caratteristiche tendenti alla centralità e all’attivazione della persona. Le azioni sono organizzate in modo da valorizzare la ricerca attiva del lavoro in funzione di una ricollocazione nel mercato occupazionale".