Intesa Regione-Procura di Cagliari per promuovere sicurezza sul lavoro e contrastare morti bianche
22.12.1022.12.10 - comunicati stampa - anno 2010
Il presidente Ugo Cappellacci e il Procuratore Generale della Repubblica, Ettore Angioni hanno firmato stamane un protocollo finalizzato a promuovere una comune e stabile collaborazione, nell’ambito delle rispettive finalità istituzionali, a sostegno di azioni dirette a favorire la prevenzione, la tutela della sicurezza e della salute nei luoghi di lavoro e la repressione dei reati connessi. Regione e Procura potenzieranno l’azione dei singoli attori locali impegnati per la tutela della salute e sicurezza sul lavoro e favorire nuove iniziative, programmi e attività volte a perseguire detto obbiettivo. A tal fine sarà costituito un tavolo inter-istituzionale presso la Procura Generale della Repubblica di Cagliari, che sarà convocato con periodicità semestrale e sarà sede di confronto e di discussione, in cui la Regione e Procura Generale espliciteranno bisogni e criticità, condivideranno la piattaforma di azione, proporranno e realizzeranno programmi nel rispetto del quadro normativo vigente.
"Questa firma avviene, purtroppo, in un momento reso triste da un avvenimento doloroso: la morte celebrale del ragazzo vittima di un infortunio. Gli sforzi delle Istituzioni devono essere indirizzati verso la quotidiana attività di prevenzione che tuteli prima di tutto la persona. Regione e procura si fanno promotori non solo di legalità, ma di vera e propria giustizia sociale. Vogliamo impresa e lavoro che rispettino il lavoratore, la comunità che lo circonda e l’ambiente in cui vive. Avvertiamo la necessità di ribadire questo principio con forza in un momento storico e in un mondo moderno e globalizzato in cui i diritti dei lavoratori vengono rimessi in discussione. Quello di oggi – ha concluso il presidente- non è solo un solenne impegno politico, ma è un dovere morale: quello di spendere tutte le nostre forze affinché in Sardegna impresa e lavoro significhino sempre sicurezza e dignità di chi lavora".
"Questa firma avviene, purtroppo, in un momento reso triste da un avvenimento doloroso: la morte celebrale del ragazzo vittima di un infortunio. Gli sforzi delle Istituzioni devono essere indirizzati verso la quotidiana attività di prevenzione che tuteli prima di tutto la persona. Regione e procura si fanno promotori non solo di legalità, ma di vera e propria giustizia sociale. Vogliamo impresa e lavoro che rispettino il lavoratore, la comunità che lo circonda e l’ambiente in cui vive. Avvertiamo la necessità di ribadire questo principio con forza in un momento storico e in un mondo moderno e globalizzato in cui i diritti dei lavoratori vengono rimessi in discussione. Quello di oggi – ha concluso il presidente- non è solo un solenne impegno politico, ma è un dovere morale: quello di spendere tutte le nostre forze affinché in Sardegna impresa e lavoro significhino sempre sicurezza e dignità di chi lavora".