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Giganti Mont'e Prama: a Li Punti oltre 300 visitatori in tre giorni e più di 750 prenotazioni

26.11.11 - comunicati stampa - anno 2011
Oltre trecento persone hanno visitato finora l’esposizione “La Pietra e gli Eroi. Le sculture restaurate di Mont’e Prama”, aperta al pubblico da mercoledì scorso e in allestimento fino al 30 dicembre prossimo nel centro specializzato di Li Punti, a Sassari. In pochi giorni, inoltre, il numero verde 800148776 ha registrato 1.300 contatti (tra risposte e richiamate) per informazioni sulla mostra che raccoglie 25 statue dei “Giganti”, tredici modellini di nuraghe e una miriade di frammenti recuperati a Cabras tra gli anni Settanta e gli anni Ottanta. Gli operatori del numero verde, che offre gratuitamente il servizio di prenotazione in determinati orari, hanno anche organizzato, fino alla fine dell’anno, più di 750 visite distribuite in gruppi di una ventina di persone per non creare disagio alla funzionalità del centro di Li Punti che ospita laboratori di restauro, di diagnostica e di documentazione. Il numero verde, che non essendo una linea telefonica indipendente trasferisce la chiamata a un altro numero tradizionale (fisso o cellulare), è un servizio aggiuntivo abitualmente utilizzato e consigliato per la gestione di eventi importanti come in questo caso. Considerato il livello internazionale e la rilevanza culturale dell’esposizione, si è voluto pertano creare una linea dedicata per offrire un servizio ulteriore al visitatore che, prenotandosi per tempo, evita di fare la fila e di attendere. L’esposizione, che beneficia anche di un contributo della Camera di Commercio di Sassari, si presenta come il completamento di un lungo lavoro, il coronamento di un articolato percorso che ha visto impegnata una équipe affiatata di archeologi, restauratori, ingegneri, artigiani esperti, i cui risultati vengono presentati per la prima volta al pubblico più vasto. I “giganti", "guerrieri del Sinis”, alti fino a due metri e mezzo, destinati a diventare simbolo della cultura della Sardegna rappresentano, infatti, la manifestazione di un unicum assoluto in tutto il bacino del Mediterraneo.