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Protocollo Intesa Giganti Mont'e Prama. Cappellacci: "La Sardegna ritrova sue formidabili icone"

12.12.11 - comunicati stampa - anno 2011
"La Sardegna ritrova delle formidabili icone che si legheranno indissolubilmente all'immagine della nostra Isola, divenendone una tra le più note e riconoscibili rappresentazioni sia nell'immaginario collettivo di noi Sardi che fuori dai nostri confini". Lo ha dichiarato stamane il presidente della Regione, Ugo Cappellacci, a margine della firma del protocollo d’intesa per la definizione dei programmi di valorizzazione del complesso scultoreo e del sito archeologico di Mont’e Prama.

Il documento è stato siglato, oltre che dalla Regione Sardegna, dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali (Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Sardegna nella persona della dott.ssa Maria Assunta Lorrai), dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici per le province di Cagliari e Oristano (nella persona del Soprintendente dott. Marco Edoardo Minoja) e dal sindaco di Cabras, Cristiano Carrus.

Il protocollo prevede l’istituzione di una cabina di regia permanente tra la Regione, il Comune di Cabras e la Soprintendenza per definire le strategie di valorizzazione del patrimonio di Mont’e Prama e delineare la fruibilità in Sardegna, nel territorio nazionale e in ambito internazionale, delle statue di Mont’e Prama e dei ritrovamenti archeologici nel territorio del Sinis.

La Regione, la Soprintendenza e il Comune di Cabras, si impegnano inoltre a realizzare, di comune accordo e ciascuno nell’ambito delle proprie specifiche competenze, il progetto complessivo di valorizzazione del patrimonio di Mont’e Prama. Per quanto riguarda la sezione localizzata a Cabras, i firmatari si impegnano a favorire, per quanto di competenza, la progettazione, realizzazione e allestimento di una nuova sede museale espressamente dedicata al complesso archeologico di Mont’e Prama, adiacente e raccordata all’attuale Museo Civico oppure del tutto distinta da esso. La Regione, da parte sua, si impegna al sostegno finanziario del Comune di Cabras.

"I giganti di Mont’e Prama - ha puntualizzato l’assessore della Cultura, Sergio Milia - rappresentano una grande opportunità da sfruttare in chiave turistica, e quindi con evidenti ricadute economico-sociali, per la valorizzazione dell’intero territorio regionale".

L’esposizione temporanea verrà realizzata senza snaturare o mortificare l’attuale organizzazione del Museo Civico di Cabras, utilizzando allo scopo locali attualmente non destinati all’esposizione; pertanto essa comprenderà sei statue e quattro modelli di nuraghe, scelti tra gli esemplari meglio conservati, in una logica compatibile con l’intera articolazione del Sistema Museale, previa verifica delle condizioni strutturali e di sicurezza del Museo Civico di Cabras, e sarà coordinata con analoga esposizione presso il Museo Archeologico Nazionale di Cagliari e del Centro di Restauro di Li Punti.

Il "Sistema Museale di Mont’e Prama" sarà articolato in sezioni:
a) Mont’e Prama: archeologia e storia dell’arte tra la Sardegna e il Mediterraneo. Offre la lettura delle statue di Mont’e Prama all’interno del disegno complessivo dell’archeologia sarda e mediterranea. Localizzazione: Cagliari, Museo Archeologico Nazionale.
b) Mont’e Prama e l’archeologia del Sinis. Offre la possibilità di raccontare il contesto della scoperta, il luogo e le condizioni di rinvenimento, all’interno di un percorso che attraversa tutta l’archeologia del Sinis. Localizzazione: Cabras, Museo Civico e area archeologica di Mont’e Prama.
c) Polo documentale del restauro di Mont’e Prama. Garantisce l’accesso a tutta la documentazione del restauro che ha restituito una nuova eccezionale possibilità di lettura e conoscenza l’intero complesso. Localizzazione: Sassari, Centro di Restauro di Li Punti.

"L’auspicio - ha aggiunto Cappellacci - è che i Giganti rappresentino altresì il simbolo del futuro: quello di un’Isola che per uscire dalla crisi e promuovere un nuovo modello di sviluppo compatibile con il nostro sistema di valori e idoneo a migliorare la qualità della vita della nostra comunità, ricomincia dalla sua specialità, dalla sua identità e dalle sue tradizioni".

"Ancora una volta - ha concluso il presidente, sottolineando il lavoro proficuo delle Istituzioni coinvolte - la via del dialogo, che rappresenta il paradigma della nostra azione politica, è stata maestra e ha permesso di addivenire a una soluzione con cui si è riusciti a fare sintesi tra le diverse esigenze".