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Aree rurali e paesaggio, Erriu ad Alghero: dobbiamo valorizzare le specificità dei nostri territori

11.12.16 - comunicati stampa - anno 2016
Per tre giorni la Sardegna, e Alghero in particolare, è stata al centro dell’attenzione dei produttori italiani di olio, con l’Assemblea nazionale dell’associazione Città dell’Olio, la tappa finale dell’evento Girolio 2016 e un convegno dal titolo "Paesaggio rurale e identità territoriale: Strumenti e strategie per la tutela e la valorizzazione del territorio". Questa mattina si sono chiusi i lavori con la consegna dei diplomi destinati ai partecipanti della Scuola Quadri, un progetto pilota di alta formazione rivolto agli amministratori pubblici e al personale degli enti locali, realizzato in collaborazione con la Regione Sardegna.

Il progetto era articolato in quattro sessioni di studio, nel corso delle quali numerosi esperti del settore hanno approfondito le tematiche legate al mondo dell’olio. Gli interventi sono stati conclusi dall’assessore dell’Urbanistica Cristiano Erriu.
"In Sardegna – ha spiegato Erriu – , come in tutti i territori non urbanizzati d’Italia, occorre un modello efficace di governo delle aree rurali, che assicuri la conservazione, il recupero e la valorizzazione degli aspetti e delle caratteristiche del paesaggio ma che, nel rispetto delle esigenze di tutela, consideri anche le finalità di sviluppo territoriale sostenibile. La tradizione produttiva e il paesaggio sono elementi caratterizzanti del made in Italy, però dobbiamo attualizzarli e proiettarli nel futuro".

"Il paesaggio olivicolo, in particolare, è parte essenziale dei paesaggi agrari italiani – ha sottolineato ancora Erriu – tanto da essere oggetto di un dossier di candidatura a Patrimonio dell’Unesco. Purtroppo in Italia si fa un consumo eccessivo di suolo per finalità non agricole. Non solo: c’è chi pensa che lo sviluppo dell’agricoltura italiana passi attraverso lo sviluppo di pratiche agricole di tipo industriale. Ma l’eccessivo consumo di suolo agricolo, o un suo uso improprio, impoverisce una delle potenzialità più rilevanti della società e delle economie locali del nostro Paese: mi riferisco alle potenzialità economiche derivanti dalle produzioni agricole distintive e al rapporto tra produzione agricola ed enogastronomia. Un uso indiscriminato e irrazionale delle pratiche agricole di tipo industriale rischia, inoltre, di snaturare le vocazioni specifiche dei territori".

"Nella distinzione tra economia dei flussi ed economia dei luoghi - ha concluso l’assessore Erriu - il vantaggio competitivo delle realtà rurali dipenderà sempre più dalla capacità di valorizzare le specificità dell’economia dei luoghi. Sappiamo molto bene che le preferenze dei consumatori si indirizzano sempre più verso la produzione agricola strettamente connessa al territorio. Se questi sono i temi condivisi, dovremo lavorare per approvare norme efficaci, elaborare nuovi strumenti di pianificazione, individuare le risorse economiche, attivare progetti di cooperazione e di collaborazione tra i diversi livelli istituzionali coinvolti. In questa direzione, l’iniziativa dell’Associazione nazionale delle Città dell’Olio rappresenta un’opportunità da cogliere con apertura e disponibilità.

La Regione ha fatto e farà la sua parte: proprio nei giorni scorsi la Giunta ha approvato la "Metodologia per l’individuazione degli ambiti di paesaggio rurale locale", una delibera redatta in stretta collaborazione con le strutture regionali impegnate nell’attività di pianificazione paesaggistica e preliminare alla elaborazione del piano paesaggistico delle zone interne".