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Dal 1° gennaio 2008 la Regione gestirà il sistema idrico multisettoriale

21.12.07 - comunicati stampa - anno 2007
Il sistema idrico multisettoriale della Regione, comprendente 32 dighe, 25 traverse (sbarramenti minori), 47 impianti di pompaggio, 5 impianti idroelettrici e oltre 1.000 chilometri (tra acquedotti e canali) sarà unitariamente gestito dal 1° gennaio 2008 da Enas, l'Ente delle risorse idriche della Sardegna istituito a tale scopo con la legge regionale n. 19 del 6 dicembre 2006. Lo comunica l'assessore regionale dei Lavori pubblici, Carlo Mannoni, precisando che con la delibera assunta dalla Giunta regionale nella seduta di ieri si dà attuazione alla riforma del settore dell'acqua all'ingrosso contenuta nella legge regionale n. 19 del 2006. La riforma rafforza il governo pubblico dell'acqua destinata ai diversi usi, mettendo in capo alla Regione la responsabilità delle scelte strategiche in ordine ai diversi utilizzi della risorsa, garantendo l'assunzione di decisioni partecipate e trasparenti, attivando politiche di contenimento dei prezzi dell'acqua per i diversi usi, tali da garantire l'uso sostenibile della risorsa.

La riforma garantisce inoltre che i sensibili costi di investimento per la salvaguardia, riassetto funzionale ed il potenziamento del sistema idrico primario (dighe e grandi opere di trasporto) sono e resteranno a carico dell'Amministrazione regionale e, quindi, della collettività nel suo complesso e non dei singoli utenti.

Ciò consentirà di mantenere contenuti i prezzi per le forniture idriche che, precisa Mannoni, "dovranno tuttavia essere ulteriormente ridotti attraverso una efficiente gestione del sistema idrico multisettoriale, anche attraverso il potenziamento e lo sviluppo del sistema di produzione di energia da fonti rinnovabili affidato ad Enas". Il contenimento dei costi di gestione complessivi, unitamente al raggiungimento dell'equilibrio del bilancio energetico del sistema idrico regionale, riferito anche agli usi agricoli (attraverso la produzione) è il compito affidato ad Enas, che dal primo gennaio applicherà un prezzo unico dell'acqua per ciascun uso.

Dal 1° gennaio 2008 i prezzi dell'acqua saranno unici per ciascun uso. Per l'agricoltura, in particolare, il costo a metro cubo pagato dai consorzi di bonifica sarà pari a 0,015 euro e verrà ulteriormente scontato dei costi energetici sostenuti dagli stessi consorzi per l'erogazione in pressione dell'acqua irrigua, con un beneficio complessivo per il sistema agricolo, rispetto al sistema attuale, stimato in circa 4 milioni di euro. Abbanoa pagherà a sua volta 0,0618 euro al metro cubo, prezzo inferiore a quello stabilito dal Piano d'Ambito del 2003 (0,07 a metro cubo) mentre 0,230 euro a metro cubo sarà il costo, stabile da ormai tre anni, a carico dei consorzi industriali.

Alla delibera assunta dalla Giunta regionale faranno seguito, nei prossimi giorni, i decreti del Presidente della Regione con l'individuazione cartografica delle opere da trasferire ad Enas, della tipologia gestionale in atto e l'indicazione del numero e delle qualifiche professionali necessarie per la gestione delle opere da trasferire all'Ente regionale, che riguardano circa 94 dipendenti dei consorzi di bonifica i quali, entro il 30 marzo 2008, transiteranno nei ruoli dello stesso Ente, una volta espletate le previste trattative sindacali.