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Osservatorio regionale sulle povertà


vacante
Curriculum non trasmesso

    L'Osservatorio regionale sulle povertà è stato istituito con la legge regionale n. 23 del 23 dicembre 2005 art. 34 presso la Presidenza al fine di operare per l'individuazione di efficaci politiche di contrasto alla povertà in Sardegna. Con il decreto n. 43 del 22 aprile 2015 le competenze sono state trasferite alla Direzione delle politiche sociali dell'Assessorato dell'Igiene e sanità e dell'assistenza sociale. Le finalità dell'Osservatorio sono le seguenti:
    - raccogliere i dati relativi alle persone in situazioni di difficoltà e ai bisogni generali del territorio (rilevazione dei bisogni);
    - raccogliere e aggiornare informazioni relative ai servizi, pubblici e privati, presenti sul territorio (mappatura dei servizi);
    - fornire supporto informativo e linee di orientamento per la Regione e per gli enti locali, nella predisposizione di specifiche leggi, del Piano sociale e dei Piani locali unitari dei servizi alla persona (Plus) in un'ottica di programmazione partecipata;
    - curare la programmazione, la formazione, l'organizzazione, il lavoro di rete, i collegamenti con i vari servizi esistenti sul territorio;
    - avanzare suggerimenti per l'adozione di azioni di contrasto volte ad arginare il fenomeno della povertà. L'Osservatorio dura in carica due anni e i componenti possono essere rinnovati per due volte consecutive. La composizione dell'Osservatorio, che in ogni caso deve prevedere la rappresentanza delle organizzazioni sindacali, della Caritas, del terzo settore e delle principali organizzazioni impegnate nel contrasto alla povertà, deve prevedere:
    - Presidente (il Presidente della regione o un suo delegato);
    - componenti tra cui gli Assessori regionali dell'Igiene e sanità e dell'assistenza sociale e del Lavoro, formazione professionale e sicurezza sociale o loro delegati;
    - due componenti designati dall'Associazione nazionale Comuni Italiani (Anci Sardegna) di cui uno in rappresentanza dei piccoli Comuni;
    - il presidente regionale della Caritas o un suo delegato;
    - due rappresentanti delle Associazioni di volontariato che operano nel settore, designati dall'Osservatorio del Volontariato;
    - un rappresentante delle Associazioni di promozione sociale che operano nel settore;
    - quattro rappresentanti delle organizzazioni sindacali regionali.