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Direzione generale della Centrale Regionale di Committenza (CRC RAS)

Viale Trento 69, 09123 Cagliari

Direttore Generale
RICCARDO PORCU
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La Direzione generale della ''Centrale Regionale di Committenza'' istituita presso la Presidenza, ai sensi della legge regionale n. 31 del 1998 articolo 13, funge da sistema unitario di aggregazione e centralizzazione che, in base alle differenti e diversificate specializzazioni e competenze, svolge le seguenti funzioni: centrale di Committenza (artt. 3, comma 1, lettera i, e 37, comma 7, del D.Lgs. n. 50/2016) a favore del Sistema Regione, degli enti locali (legge regionale n. 2 del 2016) e delle altre pubbliche amministrazioni interessate aventi sede nel territorio regionale - ''soggetto aggregatore'' (articolo 9 del D.L. n. 66/2014, convertito con legge n. 89/2014 e all'articolo 3, comma 1, lett. n), del D.Lgs. n. 50/2016);
- gestione e sviluppo della piattaforma telematica regionale per la gestione delle gare e per la gestione degli elenchi di operatori economici qualificati per l’affidamento di lavori e di servizi di ingegneria e architettura;
- gestione e sviluppo della Centrale acquisti territoriale - CAT Sardegna;
- gestione e sviluppo del Mercato elettronico regionale (articolo 3, comma 1, lett. b), del D.Lgs. n. 50/2016);
- promozione e sviluppo della diffusione dell'e-procurement verso gli Enti attraverso il supporto, la consulenza e la formazione sull'utilizzo delle piattaforme e degli strumenti innovativi di acquisto;
- aggiudicazione di appalti di forniture e servizi;
- responsabile dell'Anagrafe unica delle stazioni appaltanti (AUSA) ex art. 33-ter del D.L. 18.10.2012, n. 179, nella persona del Direttore generale.

Inoltre, sulla base della programmazione regionale della spesa e con riferimento alla programmazione del tavolo dei Soggetti Aggregatori, tenuto conto delle esigenze degli enti locali e delle altre pubbliche amministrazioni interessate aventi sede nel territorio regionale, la Centrale regionale di Committenza dovrà provvedere a:
- programmare l’attività negoziale del Sistema Regione ed eventuali sue estensioni;
- aggiudicare appalti di lavori e servizi di ingegneria e architettura, destinati al sistema Regione e agli enti che vorranno avvalersi della Centrale, anche attraverso il ricorso alle gare telematiche;
- aggiudicare gli appalti di forniture e servizi e lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria, destinati al sistema Regione e agli enti che vorranno avvalersi della Centrale, attraverso il ricorso agli strumenti telematici di negoziazione;
- aggiudicare gli appalti di forniture e servizi attraverso il ricorso agli strumenti di acquisto e di negoziazione, anche telematici previsti dalle vigenti disposizioni in materia di contenimento della spesa;
- stipulare convenzioni (articolo 26 della legge n. 488/1999);
- concludere accordi quadro ed istituire sistemi dinamici di acquisizione destinati agli enti;
- favorire il ricorso agli strumenti contrattuali per gli approvvigionamenti, anche in forma aggregata, degli enti;
- aggiudicare appalti relativi a servizi di ricerca e sviluppo, concessioni di servizi, nonché ogni altra procedura, ivi incluse quelle per il dialogo competitivo e le procedura competitiva con negoziazione;
- contribuire alla promozione ed allo sviluppo degli appalti pre-commerciali, secondo le linee di indirizzo regionali;
- promuovere lo sviluppo del green public procurement in Sardegna, in stretto raccordo con le competenti direzioni regionali;
- garantire il monitoraggio dei livelli qualitativi delle forniture e dei servizi relativamente alle procedure di gara aggregata direttamente gestite.
- supportare la predisposizione dei contratti e verificare i capitolati disposti dagli Assessorati;
- coordinare le proprie attività con l’Azienda della Tutela della Salute.

La Direzione generale rafforza pienamente l’adempimento della condizionalità ex ante ''Appalti pubblici'', che costituisce, assieme alle altre condizionalità ex ante, uno strumento per la realizzazione degli obiettivi della politica di coesione 2014-2020, tra i quali rientra il miglioramento dell’efficacia e della performance dell’utilizzazione dei fondi comunitari. In particolare le condizionalità ex-ante sono previste per garantire che sussistano le condizioni quadro (programmatiche, di regolazione, di pianificazione e strumentazione operativa) necessarie ad assicurare l’efficacia degli investimenti cofinanziati con le risorse europee e in definitiva per un uso efficace delle risorse dell’Unione europea.