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Pesca, le nuove norme tutelano il riccio di mare e i consumatori che li acquistano dai rivenditori autorizzati. Il vero problema è il prelievo e la vendita abusiva


Una ragionevole preoccupazione, supportata dai rilievi scientifici sulla sostenibilità ambientale, ha imposto ragionamenti sulla riduzione della quantità di pescato e delle giornate di prelievo in mare.

CAGLIARI, 16 NOVEMBRE 2017 - Sostenibilità della risorsa, contrasto al prelievo e alla vendita abusiva dei ricci di mare, sono i temi cardine che hanno dato origine al nuovo calendario e alla normativa vigente per questa stagione. Una ragionevole preoccupazione, supportata dai rilievi scientifici sulla sostenibilità ambientale, ha imposto ragionamenti sulla riduzione della quantità di pescato e delle giornate di prelievo in mare. Nessuna allarmismo eccessivo deve investire quindi l'intera filiera del riccio poiché, nel rispetto delle nuove regole, si possono garantire gli equilibri ambientali, il lavoro dei pescatori e i gusti dei consumatori. L'azione di monitoraggio sugli stock in mare sarà costantemente aggiornata attraverso il lavoro dei tecnici dell’Agenzia regionale Agris Sardegna in collaborazione con i ricercatori delle Università.
Lo rende noto l'Assessorato dell'Agricoltura, competente per il comparto Pesca e acquacoltura.



Ultimo aggiornamento: 16.11.17

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