...la festa degli alberi si presenta alle più giovani generazioni nel duplice aspetto psicologico e positivo e parla nello stesso tempo alla fantasia e alla ragione, al cuore e alla mente; nell'oggi e nel domani.[Alberto Maria Camaiti, ingegnere e docente presso l’Accademia di Scienze Forestali di Firenze, nel 1959 direttore generale del Corpo Forestale dello Stato]
La Brochure della festa degli alberi del 1959 [file .pdf]Il documento ed i contenutiFra le continue meraviglie della natura, l'albero è forse la meraviglia che si avvicina di più a quella dell'uomo. Questa è una delle tante frasi presenti nell'opuscolo,
stampato nel 1959 per pubblicizzare la festa degli alberi organizzata in Sardegna dall'allora
Assessorato Agricoltura e Foreste e dall'
Ispettorato ripartimentale delle foreste di Cagliari.
Sono presenti vari elementi di interesse, tra i quali:
- il programma della manifestazione ed alcune
foto storiche;
- i discorsi introduttivi dell'allora ministro Mariano Rumor (Agricoltura e Foreste) e dell'assessore regionale
Giovanni Cadeddu e del direttore del Corpo Forestale
A.M. Camaiti;
- un
"decalogo degli alberi" ed alcune pagine con discorsi a favore della natura (è interessante osservare lo stile comunicativo del tempo)
- un ricco elenco di
opere di sistemazione forestale realizzate nella Sardegna degli anni '50.
La Brochure della festa degli alberi del 1959 [file .pdf]Il concetto di Ambiente e quello di Educazione Ambientale L'educazione ambientale, così come il concetto di Ambiente, ha attraversato una significativa
evoluzione nel corso degli ultimi decenni.
Nata come
educazione alla difesa ed alla conservazione della natura, attività scarsamente diffusa, si basava sulla mancata distinzione tra
Ambiente e
Natura (il che portava tra l'altro a non considerare tutto ciò che riguardava il territorio antropizzato).
L'affermarsi dell'Educazione Ambientale come
settore di studi pedagogici e di pratiche di intervento è abbastanza recente, e va di pari passo con la crescente gravità di fenomeni degenerativi e l'emergenza di alcune grandi catastrofi ecologiche vissute come "minacce" per il pianeta: per lungo tempo l’educazione ambientale è stata semplicemente
impegno per la difesa delle specie in via di estinzione.
Negli ultimi decenni del secolo scorso è valsa l'assunzione che
maggiore informazione equivale a comportamenti più responsabili, e quindi
educare implica sensibilizzare. Alcuni passaggi storici fondamentali, in questo senso, sono:
- (1972, conferenza
ONU di Stoccolma) si parla di
educazione sui problemi ambientali, essenziale per aumentare nella collettività il senso di responsabilità per la protezione dell'ambiente;
- (Conferenza UNESCO di Belgrado, 1975)
l'educazione ambientale serve per formare una popolazione cosciente e preoccupata dell'ambiente[...];
- (UNESCO, dichiarazione di Tblisi, 1977) utilizzando le scoperte scientifiche e tecnologiche (...) l'Educazione deve creare comportamenti positivi nei confronti dell'Ambiente;
- (1992, conferenza di Rio, Agenda21)
L'educazione riveste notevole importanza per la promozione di uno sviluppo sostenibile e migliorare la capacità degli individui ad interessarsi ai problemi dell'ambiente e dello sviluppo;
- (O.N.U. 1992)
L'educazione (...) è essenziale per formare una coscienza informata (...) negli atteggiamenti e nelle competenze necessarie per uno sviluppo sostenibile;
- (dichiarazione di Salonicco, UNESCO 1997) l'E.A. contribuisce a ricostruire il senso di identità e le radici di appartenenza(...) creando anche un rapporto affettivo tra persone, comunità e territorio;
- (art. 7 della Carta dei Principi dell’educazione ambientale approvata al convegno di Fiuggi, comitato interministeriale di indirizzo e coordinamento, aprile 1997) l’E.A. non può essere una nuova materia d’insegnamento, non può essere circoscritta al solo tempo scolastico, ma deve contribuire a
ricostruire il senso di identità e le radici di appartenenza, dei singoli e dei gruppi, a sviluppare il senso civico e di responsabilità verso la res pubblica, a diffondere la cultura della partecipazione e della cura per la qualità del proprio ambiente, creando anche un rapporto affettivo tra le persone, la comunità ed il territorio;
-
Definizione di Intellligenza Ecologica: si riferisce alla nostra capacità collettiva di comprendere l’impatto umano sugli ecosistemi e di agire in modo da riattivarli e minimizzare questo impatto (Daniel Goleman, psicologo statunitense autore di ricerche sull'intelligenza emotiva e l'intelligenza sociale, e che ha coniato questo termine per definire quella che, dal suo punto di vista, è una prossima tappa nell’evoluzione del cervello umano, Intelligenza ecologica, 2009).
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Oggi è dunque cambiato il significato attribuito al termine
Ambiente, non più riferito solo al campo dei fenomeni fisici e naturali (ambiente naturale) ma anche all'insieme dei fenomeni legati al rapporto uomo-ambiente (sfruttamento del territorio, ambiente sociale): finalità fondamentali dell’educazione ambientale diventano lo sviluppo della conoscenza e della coscienza (campagne per le raccolte differenziate dei rifiuti, adozioni e tutela di monumenti, i piani regolatori delle città orientati anche al recupero dei centri urbani, etc...). Il concetto di educazione ambientale vira verso quello di
educazione allo sviluppo sostenibile, ed è ben diverso da quello emergente dal documento della
festa degli alberi del 1959.
La festa degli alberi oggiNel 1951 una circolare del Ministero dell'Agricoltura e delle Foreste stabiliva che la "Festa dell'Albero" si dovesse svolgere il 21 novembre di ogni anno, con possibilità di differire tale data al 21 marzo nei comuni di alta montagna. La celebrazione si è svolta con regolarità e con rilevanza nazionale fino al 1979, successivamente è stata delegata alle Regioni che gestiscono localmente, con maggiore o minore efficacia, le varie iniziative ispirate a questo filo conduttore.
Nella nostra regione, citiamo ad esempio le campagne
Un milione di alberi svoltasi in tutta l'Isola nel 2008-2009
e RIPROPOSTO DALL'AGENZIA REGIONALE Fo.Re.S.T.A.S. per il triennio 2016/2018 con l'omonima iniziativa voluta dalla Regione coinvolgendo anche i Comuni, e le Scuole.
Della festa degli alberi resta poi traccia nella legislazione nazionale (Legge 29 gennaio 1992, n. 113 -
Obbligo per il comune di residenza di porre a dimora un albero per ogni neonato, a seguito della registrazione anagrafica).
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