“Così gli parve di vedere nel camino la fiamma che sprigionava dai ceppi l'odore del ginepro; e quest'odore a sua volta spalancava, al di là di una galleria muschiosa, un panorama di boschi, di rocce, di chine verdi scendenti al confine azzurro del mare.”(da Il Cedro del Libano - Grazia Deledda).
Corologia: Specie circumediterranea, si estende fino al Caucaso ed alla Persia. In Sardegna un tempo era assai più diffuso che non attualmente. Si trova dalla zona litoranea a quella submontana, sugli altopiani e monti (fino ai 1200 m. circa), partecipando alla costituzione della macchia mediterranea e/o dando luogo a formazioni pure. Tra le località in cui la specie è presente ricordiamo: M. Nieddu di Gallura, M. Ruju dell'Anglona, M. Lerno-Pattada, M.ti. Di Alà-Buddusò, propaggini del Gennargentu, altopiano di Talana, M. Linas, M.ti. Del Sulcis. Più frequentemente si trova sui calcari della zona centro-orientale: M. Albo, zona di Dorgali, Supramonte di Oliena-Orgosolo e monti di Urzulei-Baunei, altopiani di Sadali e del Sarcidano, tacchi di Seui e di Seulo, altopiano di Perdasdefogu. Tipo corologico: Euri-mediterraneo
Descrizione: Arbusto o albero alto fino a 10 metri, a portamento eretto, piramidale, con rami spesso pendenti. Il tronco a maturità misura oltre un metro di circonferenza, ha una corteccia bruna,fessurata longitudinalmente che si stacca in sottili lamelle. Rami giovani lisci e glabri. Foglie rigide, lunghe 10- 25 mm., di forma lineare, pungenti, con due bande stomatifere superiori e nervatura centrale evidente;sono raccolte in verticilli di tre. Pianta dioica, con infiorescenze maschii solitarie, ascellari con squame di 1 mm. Le femminili hanno invece squame carnose concrescenti a costituire galbuli globosi a maturità di 6-10 mm, verdastri e poi rosso scuri a maturità, contenenti tre semi.
Fenologia: Fiorirura da gennaio ad aprile, secondo l'altitudine. Fruttifica nell’anno successivo.
Habitat: Specie eliofila ed xerofila, vegeta generalmente lungo i litorali, sui suoli aridi, sassosi e soleggiati. Indifferente al substrato predilige le matrici calcaree. E’ una pianta longeva ed a lento accrescimento che può spingersi fino ad un’altitudine di 1800 metri..
Forma biologica: Arbusto o albero sempreverde. Micro o mesofanerofita.
Usi e curiosità: Il legno è compatto, duro, resistentissimo e molto profumato, ha un colore giallastro esternamente mentre la parte centrale e rossastra e con sottili venature. Si presta ad essere levigato ed intarsiato ed è stato utilizzato fin dai tempi remoti per statue, imbarcazioni, travature e solai. Dalla distillazione del legno
si ottiene un olio particolare utile soprattutto per curare le affezioni della pelle mentre in veterinaria per combattere la scabbia e le ulcere dei bovini. Con i galbuli si preparano marmellate e conserve. Facendo macerare galbuli, interi o frantumati, in acquavite o alcool si preparano liquori (da tavola o anche medicinali): es. gineprini o gin.
Si ritiene che "sa sùrbile" o "kòga" o "pana" (la strega vampiro che assaliva i bambini per succhiarne il sangue trasformandosi in animale - gatto o mosca) per raggiungere uno stato di
trance si ungesse con un unguento a base di olio di galbulo di ginepro e giusquiamo e di madrangora (comunemente nota come
Mandragola).
Consulta i documentiScheda ginepro rosso