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Colubro sardo
Coluber hippocrepis
Phylum: Chordata
Classe: Reptilia
Ordine: Squamata
Famiglia: Colubridae
Nome sardo: Calòru, Pibera de siccu
Areale di Distribuzione: La specie è presente nell’Africa maghrebina, penisola iberica e Sardegna. Nell’Isola è presente con certezza solo nell’Oristanese e nella provincia di Cagliari.

Identificazione: La specie può raggiungere i 150 cm, talvolta li supera abbondantemente con lunghezze record, sfiorando i 170 cm. (maschio) e 184 cm (femmina). Si tratta di un'animale molto slanciato, con testa chiaramente distinta dal tronco, e dotata di occhi relativamente grandi. con la pupilla rotonda. Sul colore di fondo verde oliva e giallastro, o anche bruno-rossastra, spiccano, sul dorso, delle chiazze tondeggianti di colore scuro, bordate di nero (spesso sono chiazze completamente nere), non riscontrabili in altre specie, che possono far apparire il serpente in prevalenza nerastro. Inoltre, anche sui fianchi sono presenti, in scala minore, delle punteggiature scure, mentre ancora, il ventre è giallastro tendente all’arancione. Il capo presenta 2-4 barre scure trasversali che assumono la forma di un ferro di cavallo.

Habitat ed Ecologia: La specie ha abitudini diurne e sembra preferire località basse, costiere e subcostiere, spesso in prossimità di lagune. Si nutre di anfibi, piccoli rettili, uova e uccelli, roditori. Gli esemplari adulti si nutrono di piccoli mammiferi e uccelli nidiacei ma anche di uova, mentre gli esemplari giovani predano principalmente lucertole e piccoli rettili.

Riproduzione: Gli accoppiamenti avvengono tra aprile e maggio, dopo la latenza invernale; la femmina depone dalle 5 alle 13 uova sotto le pietre o in buche sulla sabbia ai piedi dei cespugli. La schiusa avviene tra agosto e settembre ed i neonati misurano 18–20 cm circa.

Fattori di minaccia: Il C. hippocrepis è minacciato dall’alterazione e distruzione di habitat, dai collezionisti e trafficanti di rettili. Sembra inoltre risentire negativamente della competizione con il più euriecio ed invasivo Biacco.

Status di conservazione: Specie rara

Grado di Protezione: Dir. CEE 43/92 All. D; L. R. 29 luglio 1998, n° 23.

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Scheda colubro sardo