Logo Regione Autonoma della Sardegna
IL SISTEMA AMBIENTALE DELLA SARDEGNA

Analisi agrometeorologica e climatologica (ottobre 2018 – settembre 2019)

Paesaggio campagna sarda
10.06.2020

È stata pubblicata dal Dipartimento Meteoclimatico dell’ARPAS l’Analisi agrometeorologica e climatologica della Sardegna - Analisi delle condizioni meteorologiche e conseguenze sul territorio regionale nel periodo ottobre 2018 - settembre 2019.

L’annata ottobre 2018-settembre 2019 nel complesso ha registrato cumulati di pioggia sostanzialmente in linea con la media climatica e solo in alcune aree del Sud si sono avuti incrementi più significativi. Le piogge totali hanno superato i 900 mm e in alcuni casi i 1000 mm soltanto in corrispondenza delle aree montuose. Anche i giorni piovosi nei 12 mesi sono risultati prossimi alla climatologia. Nella stagione piovosa (ottobre-aprile) complessivamente i cumulati hanno raggiunto i valori medi climatici, ma con un contributo non uniforme tra i diversi sottoperiodi: nel trimestre autunnale infatti le piogge sono state relativamente abbondanti (particolarmente al Sud), mentre nel successivo quadrimestre sono state inferiori alla media climatica, soprattutto in alcune aree della parte orientale, dove non si è raggiunta la metà della corrispondente media trentennale.

L’analisi dello SPI trimestrale, rappresentativo delle condizioni di umidità dei suoli, evidenzia nel corso della stagione piovosa una marcata variazione dalle classi Molto umido ed Estremamente umido nel primo bimestre dell’autunno (soprattutto al Sud), fino alla classe Molto siccitoso presente in alcune aree nei mesi di febbraio e aprile.

Per quanto riguarda le temperature, sia le medie annuali delle minime, sia quelle delle massime hanno mostrato un’anomalia positiva seppur contenuta rispetto al recente ventennio 1995-2014. Gennaio è stato il mese più freddo dell’annata con anomalie climatiche fino a -2.5 °C, per effetto dell’intenso raffreddamento notturno (soprattutto nella prima decade) favorito dal persistente dominio dell’anticiclone delle Azzorre. Il mese più caldo in termini assoluti è stato agosto, con anomalie in alcune aree superiori a +2 °C.

Le condizioni meteorologiche dell’annata hanno avuto ripercussioni più o meno marcate nel ciclo colturale delle diverse specie di interesse agricolo, nelle attività zootecniche, nella diffusione di insetti e patogeni vegetali nonché nel ciclo vegetativo delle specie forestali, ornamentali e di interesse allergologico e apistico. In particolare, meritano di essere evidenziati gli impatti delle condizioni registrate nel mese di ottobre 2018, caratterizzate da abbondanti piogge e vento intenso, che hanno causato ingenti danni alle infrastrutture, alle attività produttive, alle abitazioni e alla viabilità oltre alla drammatica perdita di vite umane. Si sono registrati allagamenti nei campi appena seminati o affienati, o nelle aree in procinto della raccolta come nel caso degli agrumeti o delle coltivazioni ortive. Danni strutturali si sono verificati nelle serre e nelle colture di pieno campo per effetto dell’eccezionale e violenta grandinata di fine mese. In diversi casi la forza impetuosa dell’acqua e i forti venti hanno sradicato, spezzato, piegato alberi e divelto cartelli stradali e recinzioni, devastato intere colture e ricoperto i campi di detriti e fango.

Molti pastori a causa dell’alluvione e del forte vento, hanno perso numerosi capi di bestiame travolti in gran parte dalle piene che hanno interessato diversi fiumi e torrenti. Sono stati registrati anche disagi per l’inagibilità di molte strade e la conseguente impossibilità di raggiungere i campi e gli ovili.

Le semine dei cereali minori quali orzo, avena e triticale hanno subito dei forti rallentamenti a seguito delle precipitazioni del bimestre ottobre-novembre 2018. Per lo stesso motivo sono iniziate a fine dicembre, in ritardo di circa 15-20 giorni, le semine del frumento.

Le copiose piogge di aprile e maggio hanno determinato rallentamenti e ritardi nelle lavorazioni dei terreni e nelle semine delle specie in irriguo tra cui principalmente il mais, il sorgo, il miglio e l’erba medica. Lo sfalcio delle foraggere a ciclo autunno-vernino, nel mese di maggio, è stato decisamente ostacolato dalle frequenti precipitazioni e dalle condizioni di umidità dei suoli. In molti casi le operazioni sono state ritardate o rimandate al mese di giugno e anche a luglio con possibile peggioramento della qualità del foraggio.

Consulta la relazione completa:
- Analisi agrometeorologica e climatologica della Sardegna 2018-2019

Relazioni delle annate precedenti:
- Analisi agrometeorologica e climatologica della Sardegna 2017-2018
- Analisi agrometeorologica e climatologica della Sardegna 2016-2017
- Analisi agrometeorologica e climatologica della Sardegna 2015-2016
- Analisi agrometeorologica e climatologica della Sardegna 2013-2014
- Analisi agrometeorologica e climatologica dell’autunno 2014
- Analisi agrometeorologica e climatologica della Sardegna 2012-2013
- Analisi agrometeorologica e climatologica della Sardegna 2011-2012
- Analisi agrometeorologica e climatologica della Sardegna 2010-2011