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IL SISTEMA AMBIENTALE DELLA SARDEGNA

Analisi agrometeorologica e climatologica (ottobre 2019 - settembre 2020)

Foraggere nel paesaggio sardo
06.07.2021

È stata pubblicata dal Dipartimento Meteoclimatico dell’ARPAS l’Analisi agrometeorologica e climatologica della Sardegna - Analisi delle condizioni meteorologiche e conseguenze sul territorio regionale nel periodo ottobre 2019 - settembre 2020.

L’annata ottobre 2019-settembre 2020 ha registrato cumulati di pioggia che nel complesso si collocano lievemente al di sopra della precipitazione media climatica in quasi tutta l’Isola, con scostamenti maggiori sul Montiferru e sull’Ogliastra interna. Le aree in cui si sono registrati i cumulati superiori, tra 1400 e 1500 mm circa, sono localizzate nel Gennargentu e nel Montiferru, mentre nel Campidano e in alcune ristrette aree della costa orientale non si sono raggiunti i 500 mm. Anche i giorni piovosi nei 12 mesi sono risultati prossimi o poco superiori alla climatologia. Nella stagione piovosa (ottobre-aprile) complessivamente i cumulati hanno raggiunto i valori medi climatici, ma con un contributo non uniforme tra i diversi sottoperiodi, analogamente all’annata precedente: nel trimestre autunnale infatti le piogge sono state relativamente abbondanti (in particolare sulla parte centro-Occidentale), mentre nel successivo quadrimestre sono state sensibilmente inferiori alla media climatica, ad eccezione del settore Nord-orientale. Il periodo maggio-settembre ha registrato nuovamente precipitazioni in generale sopra la norma.

L’indice SPI trimestrale, rappresentativo delle condizioni di umidità dei suoli, mostra le classi Molto umido ed Estremamente umido da novembre a gennaio, seguita da Molto siccitoso e localmente Estremamente siccitoso fino ad aprile, quindi nuovamente condizioni umide in settembre. L’indice SPI a 12 mesi, che riflette condizioni siccitose riferite ai bacini idrici di piccole-medie dimensioni, alle falde e alle portate fluviali, mostra per tutto l’anno l’assenza di condizioni critiche.
Per quanto riguarda le temperature, le medie annuali delle minime risultano leggermente superiori rispetto alla media climatologica di riferimento mentre le massime risultano più elevate della norma con anomalie in generale di circa 0.8°C - 1.0°C. Il mese più freddo del periodo è stato gennaio 2020, caratterizzato dalla media dei valori minimi giornalieri compresa tra -1 °C delle vette del Gennargentu sino ai +8°C circa delle coste. Il confronto con la media di riferimento mostra tuttavia che si è trattato quasi ovunque di valori leggermente superiori rispetto alla climatologia. Il mese più caldo è stato agosto con anomalie di circa 1°C - 1.5°C.

Le sommatorie termiche calcolate sui 12 mesi hanno mostrato incrementi significativi rispetto alla climatologia di riferimento, più marcati sul versante orientale.
Il ciclo delle specie vegetali poliannuali o perenni di interesse zootecnico ha risentito sensibilmente dell’andamento delle piogge nel corso dell’annata, con un ritardo del risveglio in autunno e successivamente con una ridotta attività vegetativa delle piante per le condizioni di limitata disponibilità idrica dei terreni causata dalla carenza di piogge nei primi mesi dell’anno.

Successivamente con la ripresa delle piogge a marzo e il graduale innalzamento delle temperature si è assistito ad un progressivo incremento degli accrescimenti fino a tutto aprile; in giugno le frequenti piogge hanno causato problemi nelle fasi di fienagione, determinando un peggioramento della qualità del foraggio e la formazione di muffe per effetto dell’eccessiva umidità del fieno.

Situazioni analoghe hanno condizionato le coltivazioni dei cereali, con le semine che inizialmente sono state ostacolate dalle piogge intense di novembre e dicembre. Anche per queste specie coltivate sono state osservati i tipici sintomi legati a condizioni siccitose nei primi mesi del 2020. Fortunatamente le favorevoli condizioni primaverili hanno consentito una ripresa e prosecuzione regolare degli accrescimenti, salvo in aree con terreni sciolti o con semine tardive. In fase di raccolta si è verificato un significativo ritardo dovuto alle frequenti piogge di giugno. Prati ed erbai a ciclo primaverile-estivo non hanno presentato particolari problemi nel corso della stagione calda e anche nelle aree in cui le temperature hanno raggiunto i 38-40 °C, se è stata adottata una adeguata irrigazione le colture hanno proseguito gli accrescimenti in modo regolare.

Settembre è stato particolarmente piovoso su tutta l’Isola e se da una parte ha favorito una ripresa graduale delle essenze spontanee da pascolo e delle specie poliennali o autoriseminanti, dall’altra può avere causato problemi nel prosieguo del ciclo delle specie cerealicole primaverili-estive in campo e nelle stesse fasi finali di raccolta (trinciatura nel mais o taglio di erba medica) e affienamento/insilamento.

Consulta la relazione completa:
- Analisi agrometeorologica e climatologica della Sardegna 2019-2020 [file.pdf]

Relazioni delle annate precedenti:
- Analisi agrometeorologica e climatologica della Sardegna 2018-2019
- Analisi agrometeorologica e climatologica della Sardegna 2017-2018
- Analisi agrometeorologica e climatologica della Sardegna 2016-2017
- Analisi agrometeorologica e climatologica della Sardegna 2015-2016
- Analisi agrometeorologica e climatologica della Sardegna 2013-2014
- Analisi agrometeorologica e climatologica dell’autunno 2014
- Analisi agrometeorologica e climatologica della Sardegna 2012-2013
- Analisi agrometeorologica e climatologica della Sardegna 2011-2012
- Analisi agrometeorologica e climatologica della Sardegna 2010-2011