Ilbono. Ulteriore sequestro in una discarica abusiva
La Stazione forestale di Lanusei, l’8 ottobre scorso, è intervenuta in località Paulis, agro di Ilbono, per eseguire il sequestro cautelare di un’area, di circa 100 metri quadri, limitrofa a una discarica abusiva già sottoposta a sequestro penale nel 2009.
L’attuale misura cautelare deriva da un’indagine avviata nel dicembre 2013, quando i Forestali, durante un sopralluogo nella discarica, avevano accertato l’alterazione dello stato dei luoghi e la combustione, in un’area limitrofa, di parte dei rifiuti presenti nel sito. Nell’occasione era stato disposto il sequestro del terreno, che è risultato, come anche quello sequestrato nel 2009, in possesso di U.L., quarantatreenne residente a Ilbono, già condannato alla pena di quattro mesi di arresto (convertita in pena pecuniaria di circa 7.500 €) e alla rimessa in pristino, a sue spese, dello stato luoghi per la realizzazione della discarica abusiva nel 2009.
Il 29 settembre 2014 su richiesta del Pubblico ministero il Giudice per le indagini preliminari ha confermato il sequestro ritenendo che la disponibilità dei terreni da parte di U.L. potrebbe aggravare o protrarre nel tempo gli effetti negativi sull’ambiente a causa della condotta irresponsabile tenuta dell’indagato.
U.L. dovrà ora rispondere, oltre che per l’ipotesi di gestione illecita di rifiuti, anche per violazione dei sigilli e degli obblighi derivanti dai doveri di custodia giudiziaria dell’area che gli era stata affidata.
Lanusei 21 10 2014
L’attuale misura cautelare deriva da un’indagine avviata nel dicembre 2013, quando i Forestali, durante un sopralluogo nella discarica, avevano accertato l’alterazione dello stato dei luoghi e la combustione, in un’area limitrofa, di parte dei rifiuti presenti nel sito. Nell’occasione era stato disposto il sequestro del terreno, che è risultato, come anche quello sequestrato nel 2009, in possesso di U.L., quarantatreenne residente a Ilbono, già condannato alla pena di quattro mesi di arresto (convertita in pena pecuniaria di circa 7.500 €) e alla rimessa in pristino, a sue spese, dello stato luoghi per la realizzazione della discarica abusiva nel 2009.
Il 29 settembre 2014 su richiesta del Pubblico ministero il Giudice per le indagini preliminari ha confermato il sequestro ritenendo che la disponibilità dei terreni da parte di U.L. potrebbe aggravare o protrarre nel tempo gli effetti negativi sull’ambiente a causa della condotta irresponsabile tenuta dell’indagato.
U.L. dovrà ora rispondere, oltre che per l’ipotesi di gestione illecita di rifiuti, anche per violazione dei sigilli e degli obblighi derivanti dai doveri di custodia giudiziaria dell’area che gli era stata affidata.
Lanusei 21 10 2014