Soccorsa e liberata un'aquila reale
Ha ritrovato la piena salute e la libertà, il giovane esemplare di aquila reale che era stato trovato, all’inizio dello scorso agosto, stremato e denutrito vicino alle Grotte di San Giovanni, a Domusnovas.
Mentre svolgeva il suo lavoro in campagna, un allevatore aveva notato un’aquila che si muoveva a fatica sul terreno, stordita e in evidente difficoltà. L’uomo aveva quindi allertato il personale del Corpo forestale di Iglesias che aveva prelevato il rapace per ricoverarlo al Centro allevamento e recupero fauna selvatica dell’Ente foreste, a Monastir.
Dagli accertamenti veterinari era risultato che l’aquila soffriva di una tossicosi alimentare, dovuta probabilmente all’assunzione di carne di animali avvelenati.
Fortunatamente la giovane aquila ha reagito positivamente alle cure, cui è stata sottoposta, riconquistando le forze e la completa guarigione.
In questi giorni è stata predisposta la sua liberazione, nello stesso luogo del ritrovamento.
Appena uscito dalla gabbia il rapace ha esitato, incerto per alcuni istanti, nelle sue vicinanze poi ha spiccato il volo verso la libertà ritrovata.
La piena sinergia, tra un cittadino, il Corpo forestale e l’Ente foreste, ha permesso di restituire all’ambiente uno splendido e raro esemplare tutelato dalle norme locali e nazionali.
11 settembre 2015
Mentre svolgeva il suo lavoro in campagna, un allevatore aveva notato un’aquila che si muoveva a fatica sul terreno, stordita e in evidente difficoltà. L’uomo aveva quindi allertato il personale del Corpo forestale di Iglesias che aveva prelevato il rapace per ricoverarlo al Centro allevamento e recupero fauna selvatica dell’Ente foreste, a Monastir.
Dagli accertamenti veterinari era risultato che l’aquila soffriva di una tossicosi alimentare, dovuta probabilmente all’assunzione di carne di animali avvelenati.
Fortunatamente la giovane aquila ha reagito positivamente alle cure, cui è stata sottoposta, riconquistando le forze e la completa guarigione.
In questi giorni è stata predisposta la sua liberazione, nello stesso luogo del ritrovamento.
Appena uscito dalla gabbia il rapace ha esitato, incerto per alcuni istanti, nelle sue vicinanze poi ha spiccato il volo verso la libertà ritrovata.
La piena sinergia, tra un cittadino, il Corpo forestale e l’Ente foreste, ha permesso di restituire all’ambiente uno splendido e raro esemplare tutelato dalle norme locali e nazionali.
11 settembre 2015