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IL SISTEMA AMBIENTALE DELLA SARDEGNA

Sentenza del Consiglio di Stato per la lottizzazione Bellavista a Muravera

Muravera località Bellavista
Il Consiglio di Stato dà ragione al Corpo forestale e di vigilanza ambientale che aveva espresso parere negativo in merito alla realizzazione di un insediamento turistico a Muravera, in località Costa Rei “Bellavista”.

Si è conclusa con una sentenza del Consiglio di Stato l’annosa vicenda che ha visto contrapposti la Costa Rey s.r.l. e la Regione Sardegna, costituita in appello a sostegno dell’operato del Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale (Cfva).
I fatti hanno origine nell’anno 2007 da un parere di diniego espresso dal Servizio ispettorato ripartimentale del Cfva di Cagliari, in merito alla realizzazione di un insediamento turistico a Muravera, in località Costa Rei “Bellavista”.

Il parere negativo riguardava in particolare la trasformazione completa di una area boscata, vincolata ai sensi dell’art. 182 del Regio Decreto Legge 30.12.1923 n. 3267 (cd legge forestale) e sottoposta a vincolo paesaggistico imposto con Decreto Ministeriale 11 febbraio 1976, per la presenza di macchia mediterranea e formazioni rocciose che caratterizzano il paesaggio della zona.

Le obiezioni mosse dal Cfva erano motivate dal precario assetto idrogeologico del versante, suscettibile di dissesto in caso di realizzazione della lottizzazione che avrebbe comportato la totale scomparsa della macchia mediterranea con deturpamento del paesaggio e parziale eliminazione delle singolari emergenze rocciose presenti nella zona.

A tale diniego era seguito un ricorso al TAR da parte della Costa Rey s.r.l. che, tra le motivazioni, adduceva l’avvenuto conseguimento del nulla osta paesaggistico da parte della Soprintendenza che avrebbe legittimato l’intervento.
In esito a tale ricorso il TAR nell’anno 2010 aveva giudicato ammissibili i motivi addotti e ingiungeva il pagamento di un gravoso indennizzo in favore della Costa Rey s.r.l.

Contro tale sentenza la Regione Sardegna ha formulato appello presso il Consiglio di Stato il quale, sulla base di una perizia qualificata di livello accademico-universitaria, con sentenza n. 02830/2015 ha decretato l’incompatibilità dell’intervento edilizio sia sotto il profilo forestale sia sotto il profilo dell’assetto idrogeologico.

L’esito favorevole del contenzioso ha dimostrato la fondatezza dell’operato del Cfva a tutela dell’assetto idrogeologico del territorio e del paesaggio naturale, sia sotto il profilo del merito che della legittimità.

6 ottobre 2015


Sentenza n. 02830/2015