Il Corpo forestale e di vigilanza ambientale della Sardegna (C.F.V.A.) è un Corpo tecnico con funzioni di polizia deputato alla salvaguardia dell’ambiente naturale.
I compitiFra i suoi compiti, oltre alla tutela tecnica ed economica dei boschi, rientra pertanto anche quello della protezione della fauna selvatica, attraverso la vigilanza venatoria, la prevenzione e il contrasto al bracconaggio, il controllo della pesca marittima e nelle acque interne.
Svolge inoltre i controlli sul commercio della fauna protetta dalla Convenzione di Washington (CITES).
La storiaDalle origini al Regno d’ItaliaIl primo atto giuridico organico a tutela dei boschi emanato nell’Isola di Sardegna è la Carta de Logu, il codice (in lingua sarda) delle leggi del Giudicato dettate nel 1392 da Eleonora d’Arborea, in particolare attraverso i cosiddetti Ordinamentos de Fogu.
Il 15 ottobre 1822 Carlo Felice, Re di Sardegna e Principe di Piemonte, preso atto dello stato critico dei boschi ove il pascolo, gli incendi e i disboscamenti avevano prodotto molti e gravi danni “cagionati sia dalla mancanza de’combustibili, sia dagli scoscendimenti delle montagne e dalle corrosioni de’ fiumi e torrenti”, emanò le Regie Patenti per la conservazione dei boschi e delle selve, che riunivano in un’unica legge le disposizioni preesistenti nel regno, disponendo anche “le formalità e le norme da osservarsi né i procedimenti per le contravvenzioni” e istituì inoltre “un’Amministrazione per la custodia e vigilanza de’ boschi”.
Nel 1833 il suo successore Carlo Alberto emanò un nuovo provvedimento, che risultò poco efficace, al quale seguirono, il 14 settembre 1844, nuove “Regie Patenti, colle quali S.M. approva un Regolamento pel governo de boschi nel Regno di Sardegna”.
Dal Regno d’Italia agli anni ottantaCon l’unificazione nel Regno d’Italia, nel 1861, l’organizzazione dell’amministrazione forestale del Regno di Sardegna, rafforzata e consolidata, venne applicata non senza conflitti all’intero Paese e alla legislazione frammentaria vigente nei singoli stati preunitari si sostituì il dettato delle Patenti Albertine.
L’Amministrazione Forestale dello Stato unitario seguirà nel tempo le vicende dello Stato italiano: il Corpo Reale Forestale voluto da Carlo Felice diventerà Milizia Nazionale Forestale nel 1926; Real Corpo delle Foreste nel 1943; Corpo Forestale dello Stato nel 1948.
L’attuazione della normativa statutaria (Legge Costituzionale del 26 febbraio 1948) e poi della legge regionale n.18 del 1971 determinarono il trasferimento delle competenze in materia di tutela e gestione dei boschi alla Regione Sardegna; seguì, nel marzo dello stesso anno, il trasferimento alle dipendenze della Regione del personale del Corpo Forestale dello Stato allora in servizio in Sardegna.
1985, nasce il Corpo forestale e di vigilanza ambientaleNel 1985, la L.R. n. 26 ha provveduto a dare un inquadramento ragionato al personale forestale in Sardegna, riordinando in una norma organica le funzioni, i ruoli e le competenze del nuovo Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale della Sardegna (C.F.V.A.) che proseguirà, ampliandola, l’attività del Corpo Forestale dello Stato.
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