Dal primo marzo, il Servizio ispettorato del Corpo forestale e di vigilanza ambientale di Iglesias, in concomitanza con l’annuale entrata in vigore dei divieti di pesca dell’anguilla e di utilizzo del bertovello (rete a forma di cassone o cilindrica molto impattante sulla risorsa ittica), ha disposto un servizio di sorveglianza continuato degli ecosistemi lagunari, nell’ambito della giurisdizione di competenza. Una particolare attenzione è stata rivolta al controllo delle lagune di Boi Cerbus, di Sant’Antioco-Santa Caterina, delle acque interne del Rio Palmas e degli stagni di Porto Botte.
Nei primi quindici giorni di marzo si sono avvicendate, nelle attività di sorveglianza, trenta pattuglie forestali che, con l’utilizzo di mezzi nautici e terrestri, hanno scoperto e rimosso: venti bertovelli semplici e cinque sistemi di bertovelli, di cui uno lungo 400 metri e composto da diciassette sacchi, tutti predisposti per la pesca e privi della marcatura di riconoscimento.
Diversi gli illeciti contestati a persone identificate che hanno comportato il sequestro di un bertovello, una rete da posta di circa un chilometro e mezzo e diversi chilogrammi di pescato.
Sono stati inoltre elevati cinque verbali amministrativi in materia di pesca sportiva marittima, con sanzioni per un totale complessivo di euro 5.000 e sono stati liberati venticinque chilogrammi di pescato ancora vitale.
L’attività prosegue, anche a garanzia di quei pescatori professionali che, comprendendo il valore delle norme di tutela della risorsa ittica, s’impegnano a rispettarle.
30 marzo 2016
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