Risolvere il paradosso del fuoco, ovvero come utilizzare il fuoco per gestire gli incendi?
È l'obiettivo di questo progetto integrato di ricerca che vuole creare le basi per una nuova politica di gestione del fuoco nell'Unione Europea. L'ambizione di Fire Paradox è far sì che i lavori di ricerca contribuiscano attivamente e concretamente a ridurre l'incidenza sociale, economica e ecologica dei grandi incendi boschivi.
L'incendio è il fenomeno più distruttivo delle foreste dei paesi mediterranei. Ogni anno, 400mila ettari di foreste e di ambienti naturali vengono bruciati. Questi incendi minacciano i beni e le persone e possono portare, se troppo frequenti, a una regressione degli ecosistemi.
Ciò nonostante l'uomo, avendo la capacità di utilizzarlo con la dovuta perizia, ha bisogno del fuoco per regolare l'azione della natura.
In Europa, alcuni anni dopo l'America del Nord, si realizza che la politica di esclusione del fuoco, applicata sistematicamente, porta spesso ad ottenere l'effetto contrario di quello voluto: un aumento globale dei rischi legati all'accrescimento della biomassa "protetta".
L'obiettivo di "Fire Paradox" è semplicemente di fornire le basi scientifiche e tecniche per "imparare a vivere con il fuoco".
Certamente, le foreste europee non hanno la dimensione sufficiente e sono soprattutto troppo popolate per pensare ad una politica del tipo "let it burn", ovvero "lascia bruciare": questa politica consiste nel non cercare di spegnere a tutti i costi gli incendi finché non minacciano i beni e le persone; i servizi di lotta contengono il fuoco, considerandolo quale elemento naturale dell'ecosistema. Partendo dall'esperienza di alcuni tecnici e dai risultati di programmi di ricerca precedenti, la sua ambizione è quella di inventare una nuova politica di gestione integrata del fuoco, adattata alle esigenze europee.
L'approccio è innovativo: contenere il problema degli incendi attraverso l'utilizzo ragionato del fuoco.
Il progetto indaga quattro delle "componenti" del fuoco- il fuoco prescritto, il cui sviluppo significativo in scala europea implica sia lavori di ricerca complementari, compresi quelli in ambito sociologico, che lo sviluppo di mezzi e strumenti dimostrativi adattati a ciascun paese;
- la prima fase dell'incendio, dall'insorgenza (scintilla) sino al primo intervento dei mezzi di lotta. La perfetta conoscenza di questo primo anello riveste un'importanza capitale per gli Stati membri
che hanno intrapreso una politica che dà priorità alla prevenzione delle cause e all'attacco iniziale;
- l'incendio vero e proprio, con un sforzo particolare indirizzato verso settori poco esplorati o peculiari come i salti di fuoco, lo sviluppo di un simulatore europeo di incendi, le interfacce urbano/foresta;
- il contro fuoco, oggi poco utilizzato, la cui padronanza implica di lavorare in maniera coordinata a partire dall'esperienza acquisita dagli operatori di oggi, arricchita dai necessari lavori di ricerca.
Il progetto mira ad una buona integrazione tra ricerca, sviluppo e comunicazione che garantisca la valorizzazione dei risultati. Volutamente indirizzato sul fuoco e cercando di avere una influenza significativa sulla politica forestale europea, Fire Paradox si è dotato dei mezzi per riuscire: un consorzio di 31 partners, distribuiti in 13 paesi differenti, il contributo di diverse reti internazionali, una durata di 4anni (marzo 2006-febbraio 2010).
Il testo è tratto da
Dfci - Bulletin du centre de documentation "forêt méditerranéenne et incendie" Autori: Marielle Jappiot, Corinne Lampin, Eric Rigolot
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