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IL SISTEMA AMBIENTALE DELLA SARDEGNA

Hotel Rio Bados di Olbia: sigilli al cantiere

sequestro della struttura rio badu hotel di olbia
Il 7 agosto nel cantiere della società Rio Bados Hotel srl, si sono presentati gli uomini dell'Ispettorato di Tempio e del Nucleo investigativo regionale. I forestali hanno sequestrato tutto: l'intera area per complessivi 10 mila metri quadrati e l'immobile, 26 mila metri cubi.
Alla base del sequestro il fatto che l’edificio è stato realizzato sulla base di una concessione scaduta nel 2007 e di un'altra, in variante, annullata dal Ministero dei beni culturali, competente in materia di tutela del paesaggio. La polizia giudiziaria ipotizza violazioni di norme urbanistiche e paesaggistiche, per una vicenda particolarmente complessa in cui la Rio Bados Hotel è coinvolta anche in sede civile.
Secondo il Corpo forestale, la concessione per la struttura alberghiera è scaduta nel 2007, era stata rilasciata tre anni prima. Successivamente il Comune di Olbia ha rilasciato un'altra concessione, in variante, dopo i nullaosta dell'Ufficio per la tutela del paesaggio di Sassari. Il Ministero dei beni culturali, però, è intervenuto revocando quest'ultima autorizzazione e quindi l'intera concessione. La Rio Bados Hotel avrebbe dovuto chiedere una concessione in sanatoria, in considerazione del fatto che le opere al momento delle richieste della seconda erano state almeno in parte già realizzate. Per il Corpo forestale, inoltre, l'albergo è stato costruito utilizzando aree di proprietà del Comune di Olbia e di privati.
Il sequestro di ieri è l'ultimo atto di un'attività iniziata dopo la presentazione di diversi esposti alla Procura della Repubblica di Tempio. Le denunce hanno aperto due filoni d'inchiesta. Oltre a quello del Corpo forestale, c'è anche quello curato dalla la guardia di finanza.
Nel corso di una conferenza stampa, Giancarlo Muntoni, uno dei funzionari dell'Ispettorato forestale di Tempio, ha confermato che le indagini sono ancora all’inizio e coinvolgeranno l’iter amministrativo che ha portato all'intervento del Ministero.