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IL SISTEMA AMBIENTALE DELLA SARDEGNA

Sequestrati dal Corpo Forestale migliaia di minerali destinati al mercato clandestino

minerali posti sotto sequestro
Gli uomini del Corpo Forestale hanno sottoposto a sequestro gli oltre mille minerali scoperti nell'auto di una coppia di turisti che da Olbia stavano per lasciare l’isola su di un traghetto diretto a Piombino. I due coniugi G. B., 64 anni, e sua moglie M. N., 54, entrambi di Ferno, provincia di Varese, sono stati denunciati per concorso in danneggiamento e ricettazione.

Nel cofano dell'auto, sistemati in scatole di cartone e rigorosamente suddivisi per categorie mineralogiche, c'erano oltre mille pezzi, alcuni molto rari e di particolare pregio. Nell’auto sono stati anche rinvenuti libri e cartine dei siti minerari della Sardegna, attrezzi vari da scavo quali piccozze, martelli e punteruoli oltre che lenti di ingrandimento e un microscopio evidentemente utilizzati per l’analisi qualitativa del materiale.

L'operazione, chiamata “Paleos” dagli investigatori del Corpo Forestale della Regione Sarda, non è però restata circoscritta all’ambito regionale grazie al raccordo con il Corpo Forestale dello Stato che ha perquisito l’abitazione dei due coniugi nella penisola. Nella casa sono state recuperate altre cinquemila pietre e diverse decina di pacchi, già indirizzati ai destinatari, pronti per la spedizione postale. A G.B. è stato inoltre sequestrato il computer che potrebbe contenere informazioni utili alle indagini sul traffico clandestino dei minerali.

Il Comandante del Corpo forestale e di vigilanza ambientale, Giuseppe Delogu, ha sottolineato la gravità del fenomeno di razzia dei beni naturali che sono patrimonio della storia e della cultura sarda. L'operazione di sequestro conferma purtoppo l'esistenza di una forte richiesta sul mercato illegale di minerali provenienti dalla nostra terra.

Le operazioni curate dal Nucleo Investigativo del Servizio Ispettorato di Tempio e dalla Stazione Forestale di Olbia in collaborazione con il Nucleo operativo regionale contro i reati archeologici e culturali (NORAC) potrebbero avere presto ulteriori sviluppi. Il NORAC è stato recentemente costituito nelle fila del Corpo Forestale per fornire un immediato supporto specialistico sui reati in materia culturale e paesaggistica.