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FORESTE E PARCHI DELLA SARDEGNA
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Guilcer-Barigadu-Mandrolisai
 
info
Sedilo, veduta panoramica lago Omodeo
Il Guilcer è un’area geografica situata in una posizione centrale dell'isola e, da secoli, è crocevia di attività e commerci. Comprende un altopiano basaltico e la sottostante pianura dove scorre il fiume Tirso e si trova l’invaso artificiale del Lago Omodeo. Il Guilcer raccoglie numerosi tesori archeologici, tra i quali ricordiamo per importanza il nuraghe Losa di Abbasanta. L'antico territorio del Barigadu è ubicato invece a sud del Lago Omodeo. Il paesaggio è caratterizzato dalla presenza della macchia mediterranea e da sugherete, che crescono rigogliose grazie alle favorevoli condizioni pedoclimatiche. Nell’Oasi Naturalistica di Assai, fra i paesi di Neoneli e Nughedu Santa Vittoria è possibile osservare da vicino specie animali come il cervo sardo, il daino, il cinghiale e diverse specie di uccelli selvatici. Nei pressi dei paesi di Busachi e Allai, che conservano ancora gli antichi edifici rurali, si trova un ponte romano che conduce a Fordongianus, l'antica città denominata Forum Traiani, dove vi sono le antiche rovine delle terme romane. Il Mandrolisai è invece caratterizzato dagli ampi pascoli, dai boschi di castagno, da sugherete e dalla presenza di numerosi vigneti che rappresentano le più importanti risorse economiche del territorio.
I sentieri
Sedilo - Iloi G-610
Il percorso inizia nel centro abitato di Sedilo ed è caratterizzato dalla presenza di numerosi siti nuragici, ma riveste una particolare importanza anche dal punto di vista paesaggistico. Snodandosi in prossimità del Lago Omodeo offre infatti numerosi punti panoramici.
San Costantino: Sedilo - Guado Pedra Lada G-611
Il sentiero attraversa il paese di Sedilo in direzione del guado di Pedra Lada (fiume Tirso). A Sedilo è possibile visitare il Museo del Territorio, diviso in due sezioni: una parte dedicata all'ambiente naturale del Mediterraneo e una parte dedicata all'archeologia.
S'Ilighe Littu - Sa Mola Manna T-512
Si tratta di una diramazione del sentiero T-511 che conduce ad un Cuiles, detto di Zizzu Onnis. I Cuiles sono composti da recinti per capre e pecore e dimore rurali, edificate anticamente dai pastori e caratterizzate dai tipici muretti a secco.
Su Mudregu: Guado Pedra Lada - Ponte fiume Taloro T-611
Il sentiero inizia vicino al ponte sul fiume Tirso, nella località Pedra Lada, e
conduce nelle vicinanze della strada provinciale che attraversa il fiume Taloro.
Il percorso, offre numerose vedute panoramiche e passa in prossimità della località di Littigheddos.
Nolau T-513
Il sentiero di Nolau prende il nome dal toponimo della località che ospita la
necropoli di Prunittu. Il percorso ha come tema fondamentale l’archeologia e la storia attraverso il culto religioso, e si snoda tra domus de janas e chiese campestri.
Monte Cresia T-513A
Il percorso attraversa luoghi di particolare interesse paesaggistico, e di interesse archeologico-religioso. Lungo il percorso è infatti possibile osservare il panorama sul Lago Omodeo, e i ruderi di una antica chiesa campestre. Questa breve appendice del sentiero T-513 offre vedute panoramiche lungo tutto il suo percorso.
Alamoiu - Oasi di Assai T-510
Il sentiero ha il suo inizio presso la periferia di Nughedu Santa Vittoria e, attraverso la località Perdu Orrù, conduce verso l'Oasi naturalistica di Assai, dove si possono trovare punti panoramici che offrono diverse prospettive del fiume Taloro e della sua ampia valle.
Sa Crabarissa: Berzura - Pranu Santa Vittoria T-511
L'intera area è caratterizzata dalla massiccia presenza della macchia mediterranea e da estesi boschi di sughere che crescono rigogliose grazie alle favorevoli condizioni pedoclimatiche.
Borta Melone T-511C
Il percorso si snoda su strade comunali sterrate e carrarecce per giungere fino al punto panoramico della vedetta di Punta Borta Melone.
S'Urbale T-515
Il percorso attraversa luoghi di particolare interesse naturalistico e culturale. Nel tragitto si attraversa il centro abitato di Teti, dove è possibile visitare il Museo Archeologico, che ospita i materiali nuragici rinvenuti nel territorio e in particolar modo quelli ritrovati nei villaggi-santuario di S’Urbale e di Abini.
Nuraghe Busurtei G-611C
Il percorso attraversa luoghi di particolare interesse naturalistico e archeologico come gli endemismi vegetali e animali del lago Omodeo e il nuraghe di Busurtei.
Fontana Putzola G-611A
Lungo il percorso si possono osservare numerosi endemismi vegetali e siti d'interesse archeologico come il nuraghe di Busurtei. Inoltre ci sono numerosi punti panoramici con vista sul Lago Omodeo.
Craru Eridunele Percorso Vita T-515B
La tipologia di questo tracciato e le sue caratteristiche geomorfologiche consentono al visitatore di svolgere un po’ di esercizio fisico e allo stesso tempo di ristorarsi in alcune delle aree di sosta presenti.
S'Urbale - Villaggio Nuragico T-515A
Il percorso parte dal paese di Teti, ubicato alle pendici di Punta Sa Marghine e incorniciato dalle colline di Ghelei e S'Urcada, dove è possibile visitare il Museo Archeologico, e arriva al villaggio nuragico di S’Urbale.
S'Isteddu T-511A
Il percorso attraversa l'Oasi naturalistica di Assai e rientra in parte all'interno della stessa Oasi, istituita negli anni '80, in cui sono stati reintrodotti, tra gli ungulati protetti, il cervo sardo e il daino.
Frontigheddu G-611B
Il percorso attraversa luoghi di particolare interesse naturalistico e archeologico come il Santuario campestre di San Costantino. Presso il Santuario sono custodite sculture nuragiche, chiamate perdas fittas, che molto probabilmente rappresentano una divinità femminile.
Su Fustiarbu T-510A
Il sentiero naturalistico - culturale si inoltra all’interno dell’Oasi naturalistica di Assai. L'Oasi è stata istituita negli anni 80 per la reintroduzione di grandi ungulati come il cervo sardo e il daino. Sono presenti numerosi punti panoramici.
S'Araighinos T-511B
Il percorso attraversa luoghi di particolare interesse naturalistico e culturale. In particolare l’Oasi naturalistica di Assai è caratterizzata dalla presenza di numerose aie carbonili, veri e propri segni culturali del passato.