Inquadramento geografico e amministrativoProvincia: Ogliastra
Comune: Seui
Superficie: 2.700 ha
Tel/Fax: 0782 55855
Complesso Forestale di afferenza: 12BDescrizione generale e storicaIl nucleo più antico delle foresta è costituito da un bene ex-ademprivile di circa 1668 ettari, venduto
nel 1926 dalla Cassa di Credito Agrario di Cagliari all'Azienda di Stato per le Foreste Demaniali per la somma di
£ 955.150. Con la costituzione della Regione Autonoma della Sardegna nel 1948, la Foresta Demaniale di Montarbu divenne patrimonio regionale e successivamente ingrandita nel 1965 quando il comune di Seui alienò all'
A.F.D.R.S altri 1098 ettari contigui al complesso originario. Fino agli anni '40 il vecchio Demanio era costituito per la maggior parte da soprassuoli di leccio, con grande predominanza di fustaia, che venivano utilizzati per soddisfare la grande richiesta di combustibile del periodo bellico e pre-bellico quando tutto il materiale ricavato dai tagli veniva carbonizzato e poi trasferito via ferrovia ai porti di Arbatax e Cagliari per essere spedito nel resto d'Italia, in Francia e Spagna.
Dopo il 1965, sui circa 1000 ettari di terreni comunali acquistati dall’
A.F.D.R.S dal comune di Seui, vennero avviati i lavori di rimboschimento, finanziati coi fondi del
Piano di Rinascita. Nel 1989 poi, ai sensi della L.R. 31/89, circa il 70% della superficie della foresta di Montarbu è stata inclusa nella proposta di Parco naturale del Gennargentu in quanto area di interesse ambientale internazionale per complessità geologica, geomorfologia, vegetazionali faunistica, mentre la parte nord del territorio della foresta ricade nel
S.I.C.All’interno del suo perimetro, il complesso forestale ospita
aree di interesse naturalistico ed archeologico di straordinaria importanza come l’imponente falesia calcarea del
Tonneri, culminante con la maestosa cima del
Margiani Pubusa che con i suoi 1324 metri è la massima altitudine del territorio, l’area archeologia di
S'Orgioloniga dove si trovano i resti di una fonte sacra e di un insediamento nuragico e da dove è possibile ammirare uno splendido panorama, ed
il nuraghe di Analù. La Foresta Demaniale è attraversata da
numerosi corsi d’acqua tra i quali il più importante è naturalmente il Flumendosa, che costituisce il limite nord del Complesso Forestale. Altri corsi d’acqua, che sono a carattere perenne e traggono quasi tutti origine dal massiccio calcareo sono il
rio Ermolinos, il
rio Funtana d’Oru ed il
Liscerzu. Numerose sono anche le sorgenti che sgorgano in grande abbondanza nell'area dei calcari; tra le più importanti ricordiamo le sorgenti di
Funtana d'Oro, Strumpu Seidi, S'Orroli, Pirarba, Is Medduris, Nuletta, Middai e Funtana Dorada.
FaunaLa foresta ospita un
patrimonio faunistico molto importante e per questo motivo è diventata oasi di protezione faunistica già nel 1980.
Tra le specie animali da segnalare ricordiamo il
muflone, facilmente osservabile e non di rado possibile da incontrare mentre pascola in numerosi branchi, l'
aquila reale e il
gatto selvatico. E poi l'aquila del Bonelli, il falco pellegrino, la poiana, lo sparviero, l'astore, il nibbio, il grifone, l'avvoltoio monaco e degli agnelli ed il ghiro.
FloraLa vegetazione è macchia mediterranea composta da boschi naturali di leccio, agrifoglio, tasso ed acero trilobo. Lungo il Riu Ermolinus il bosco è chiuso e denso, caratterizzato dalla presenza del leccio e di alcuni magnifici esemplari di tasso e agrifoglio, e anche frassini, carpini e ontani, aceri e salici (e anche qualche pianta di faggio, castagno e pioppo di introduzione artificiale). Nella zona sono presenti anche alcuni esemplari monumentali di leccio; il più grande e famoso
monumento vegetale (leccio) detto
s'Ilixi 'e Canali, si trova però, all'esterno del perimetro della foresta, lungo il confine occidentale costituito dal Riu Su Canali, ma comunque facilmente raggiungibile dalla foresta. Da segnalare anche l'importante presenza di
rari endemismi di grande rilievo scientifico e naturalistico come il
Cirsium microcephalum, il
Prunus prostrata, l’
Armeria morisii, l’
Armeria sardoa e la
Genista corsica. Un altro carattere molto importante della flora presente in questo territorio è la
presenza dei paleoendemismi, specie di antica formazione che si sono evolute in isolamento ed in genere molto isolate e spesso a rischio di estinzione.
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Come si raggiungeL'ARST-gestione FdS organizza in alcune occasioni il trasporto con il
Trenino Verde verso la foresta demaniale di Montarbu, a partire dalla stazione di Mandas. Può essere l'occasione per visitare in modo alternativo, senza l'utilizzo dell'automobile, i territori interessati e raggiungerli attraverso un piccolo viaggio suggestivo e capace di offrire viste e panorami altrimenti al di fuori dalla portata del quotidiano.
In auto si arriva invece percorrendo la SS n.128, superato Seui in direzione Ussassai, dopo la cantoniera
Arcuerì, si gira a sinistra per la strada montana che porta al lago dell’alto Flumendosa. Dopo circa 6,5 km si svolta a destra per la strada d’accesso alla Foresta demaniale di Montarbu.
Se si arriva da Lanusei o da Nuoro, si lascia la SS 389 all’altezza del km 174, per proseguire sulla strada che porta al lago dell’alto Flumendosa e verso il monte
Tonneri. Seguire le indicazioni per Montarbu.
Coordinate GPS ingresso foresta: N 39° 52' 11" E 009° 23' 49" (
coordinate geografiche DMS, sistema di riferimento WGS84).
Visualizza il percorso su SardegnaMappeConsulta le pagineArea del Golfo di Orosei - GennargentuEducazione ambientale: il progetto InforestaMontarbu: Sentiero S. SebastianoDocumenti correlatiCarta della Foresta DemanialeConsistenza organica personale operaio presso F.D. di Montarbu [file .pdf]Scheda Tecnica F.D. di Montarbu [file .pdf]