La fotoScattata ad Orune (non si specifica la località in considerazione del livello di protezione della specie) la fotografia mostra una nidiata composta da tre piccoli ritrovati all'interno di un deposito d'acqua abbandonato nel quale la madre aveva partorito, rimandendovi poi intrappolata. I quattro piccoli ospiti sono stati poi liberati.
Descrizione della specieSi tratta di un animale di piccole dimensioni, con occhi e orecchie grandi, mascherina nera facciale che parte dai baffi e arriva dietro le orecchie, passando sugli occhi. Le parti dorsali sono grigio castane, o fulvo rossicce, mentre le parti inferiori sono biancastre; le orecchie e la parte esterna delle zampe sono scure mentre i piedi sono bianchi e hanno 4 dita quelli anteriori e 5 quelli posteriori. Possiede una caratteristica lunga coda che termina con un ciuffo di peli bianchi e neri. La lunghezza testa-tronco è di 9-16 cm mentre la lunghezza della coda è di 8.5-13 cm.
Habitat ed Ecologia della specieIl Quercino non è una specie strettamente arboricola e frequenta tutti gli ecosistemi forestali popolando terreni coperti da bassa vegetazione, macchie e garighe, ambienti rocciosi e ma anche frutteti, giardini e parchi. Animale esclusivamente notturno, durante il giorno rimane nel nido che costruisce tra i cespugli, radici degli alberi o fessure delle rocce, usando muschio, foglie e rivestendolo con materiale morbido. Nel periodo del letargo utilizza invece un nido sotterraneo e ben protetto. Nelle zone a bioclima mediterraneo il quercino può rimanere sveglio anche durante l'inverno pur rallentando la sua attività (Sarà & Casamento, 1995). È praticamente onnivoro: la sua dieta è composta per lo più da vegetali, frutti, ghiande e noci, ma anche occasionalmente da insetti e vermi.
Consulta le pagine Scheda topo quercinoConsulta i documentiL'immagine del Quercino sulla Digital LibraryUn video del Quercino sulla Digital Library