Dati tecniciEscursionisti: Roberto Zedda, Leonardo Cordeddu
Livello percorso MEDIO
Base di partenza Curadoreddu
Tempo di percorrenza ore 3-3.5
Pedalabilità 100%
Percorso inverso 100%
Riferimenti cartografici IGM F. 443 - sez. I-II-III-IV
Quota di partenza m slm 600
Massima quota raggiunta m slm 1300
Dislivello m 860
Max. p% media salita p = 12%
Max. p% media discesa p = 12%
Lunghezza km 32
Salita km 10.5
Discesa km 14
Piano (±3%) km 7.5
Strada asfaltata km 7.5
Strada sterrata km 21.5
Sentiero tratturo km 3
Single track km 0
Come si arrivaPunto di partenza il parcheggio della casa forestale di "Curadoreddu", raggiungibile da Tempio percorrendo la S.S. 392 per Oschiri, km. 7 bivio della Madonnina a sinistra.
Quadro ambientaleL'area dell'escursione si trova in Gallura, la parte più a nord della Sardegna, dove il granito fa da padrone dall'alto del Monte Limbara che con l'altezza di oltre 1300 m.s.l.m. domina su tutto il territorio circostante e sulla rinomata costa smeralda.
Il tracciato si articola nel comune di Tempio Pausania per una lunghezza di 32 km. ed un dislivello di soli 860 metri che consentono di raggiungere la vetta del Limbara da cui si può ammirare uno dei panorami più belli in tutta la Sardegna.
Descrizione del percorsoLa base è nei pressi della stazione forestale di Curadoreddu (600 m). Percorriamo la brevissima discesa che ci porta sulla strada asfaltata dove, alla Madonnina, svoltiamo a sinistra, trascuriamo il bivio per Vallicciola per svoltare a sinistra per una sterrata che sale subito con alcuni stretti tornanti.
(Foto 1) Trascuriamo prima un bivio alla nostra sinistra, poi uno alla destra per percorrere poi l'ultimo tornante verso destra dal quale si vede tutto il panorama sulla città di Tempio, e che ci immette nel lungo rettilineo che sale verso "La Iatta" (900 m.). Incrociamo un'altra sterrata che imbocchiamo verso sinistra. Proseguiamo su un tracciato dal fondo buono che su un falsopiano interseca numerose deviazioni minori su ambo i lati. Seguiamo sempre la sterrata principale sino alla Stazione Forestale di Vallicciola (1050 m.) dove, di fronte ad alcuni fabbricati, si trova una preziosa fontana sovrastata da un bosco di sequoie. Torniamo indietro di pochi metri per svoltare a sinistra su strada in asfalto grigio che conduce all'eliporto del servizio antincendi. Poco oltre il fondo è nuovamente sterrato, un po' sconnesso ed in salita. Trascuriamo una deviazione ad Y tenendo la sinistra per salire sul sentiero che, attraverso bizzarre sculture di enormi macigni di granito, ci conduce ai piedi della doppia guglia del Monte Giugantinu. Dopo aver tralasciato una deviazione a sinistra, svoltiamo a destra per proseguire la salita. Dopo alcuni comodi tornanti, raggiungiamo la chiesetta della Madonna della Neve (1240 m.) da cui si gode un meraviglioso panorama.
(Foto 2) Pochi metri più avanti imbocchiamo uno stretto sentiero che, diventando single track, si addentra tra gli alti promontori granitici aprendoci la vista verso il vasto territorio che si estende verso sud-est, mentre dal lato opposto le altissime antenne si ergono sopra di noi. Ritornati sull'asfalto proseguiamo sino alla caserma dei carabinieri, dopo la quale percorriamo un tornante verso destra e, dopo pochi metri, troviamo un bivio a sinistra su sterrata segnalato con vernice blu. E' quella la strada del rientro, ma non la prendiamo adesso.
(Foto 3) Proseguiamo lungo la strada che da asfaltata diventa cementata e conduce alle antenne che "deturpano" la punta più alta del Monte Limbara, Punta Balistreri (1359), mentre noi sostiamo ad una quota di circa 1300 metri. Ritorniamo al bivio precedente e svoltiamo a destra per cominciare la discesa del rientro.
(Foto 4) E' però impossibile non fermarsi ad ammirare un paesaggio dai contorni meravigliosi: guglie e speroni di granito circondati dalla verde macchia mediterranea, mentre sullo sfondo scorgiamo la terra di Gallura che raggiunge l'azzurro del mare. Ripartiamo e, tenendo un occhio alla strada ed uno al panorama, percorriamo la lunga discesa che, trascurata una deviazione a sinistra e due a destra, ci riporta a circa 650 metri di quota dopo numerosi tornanti immersi in una fitta boscaglia di alto fusto. Dopo una breve salitella teniamo la sinistra ad una biforcazione e superiamo, tenendo la destra, l'innesto della sterrata che, passando per la località di "AbbaFritta", scende da Vallicciola in direzione nord. La sterrata spiana e ci conduce ad un incrocio con una strada asfaltata che a destra conduce alla zona industriale. Noi svoltiamo a sinistra, lasciando dietro di noi una fontana asciutta e raggiungendo poco dopo la S.S. 392 dove svoltiamo a sinistra per risalire verso Curadoreddu.
Galleria fotografica
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