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FORESTE E PARCHI DELLA SARDEGNA
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Lu Sfussatu
Lu Sfussatu, edificio del cantiere
Ultimo aggiornamento: 27/04/2010

Perimetro forestale di notevole bellezza paesaggistica e naturalistica in particolare per la presenza di sugherete di alto pregio per il sughero gentile di ottima qualità (prima ed extra).
Inquadramento geografico e amministrativo
Provincia: Olbia-Tempio
Comuni: Luogosanto, Luras.
Superficie: 484 ha
Responsabile dell’UGB: Salvatore Dibeltulu (cell. 320 4331208)

Descrizione generale
Il cantiere di "Lu Sfussatu" è composto da cinque diversi corpi forestali presenti all'interno del territorio di Luogosanto: La Cilata-Litarru e Lu Sfossatu nell'agro di Luogosanto e "Vittedda-Lu Mazzolu" nell'agro di Luras.
Il corpo forestale più importante è senz'altro "Lu Sfossatu" sia per le sue caratteristiche ambientali che, soprattutto per la posizione centrale rispetto agli altri corpi forestali.
La proprietà dei terreni ricadenti all’interno del perimetro è esclusivamente di natura privata.
Le prime acquisizioni da parte dell’Ispettorato Ripartimentale delle Foreste di Tempio Pausania sono avvenute, ai sensi dell’art. 39 del RDL 30/12/23 n° 3267, nel 1975 per le proprietà del territorio del comune di Luogosanto e, nel successivo 1976, per quelle in comune di Luras.
Nel 1983 il cantiere è stato percorso da un incendio di notevoli proporzioni che ha interessato circa 380 ettari, pari all'80% della superficie totale, vanificando gran parte delle opere di rimboschimento e ricostituzione fino allora eseguite.
Dal 1984 al 1986 sono stati eseguiti i lavori di ricostituzione boschiva e dal 1985 al 1989 anche rimboschimenti. Per questi ultimi si è prevalentemente utilizzato postime di Pino marittimo, Pino domestico, Leccio, Sughera, Cedro dell’Atlante e Frassino per la costituzione di popolamenti misti di latifoglie o di latifoglie e conifere in consociazione.
Un secondo incendio ha interessato il cantiere nel 1998 percorrendo 140 ha di superficie boscata: rimboschimenti di conifere, leccio e sughera.
Su tali superfici sono stati eseguiti interventi di ricostituzione boschiva.

Aspetti vegetazionali
1° corpo: Litarru
- Gran parte di questo corpo del cantiere è caratterizzato dalla presenza di diffusa rocciosità affiorante. Nelle giaciture più elevate e in quelle a forte pendenza – stimabile in 90 ettari circa – la copertura vegetale è quasi esclusivamente di tipo arbustivo, in formazione di macchia bassa a cisto, erica e fillirea, talora con sporadica presenza di elementi di leccio e corbezzolo. In quest’area, su circa 40 ettari, è stato realizzato un impianto di bosco misto di latifoglie e conifere (Pino marittimo in prevalenza, leccio, cedro e qualche sughera).
- Una struttura biplana con piano arbustivo a macchia alta di leccio, fillirea, corbezzolo, erica e alaterno e piano arboreo rappresentato da sughera, in parte ricostituita, con copertura complessiva maggiore del 60%, caratterizza una superficie di circa 40 ettari.
- Formazioni a macchia bassa (cisto, lonicera, erica, fillirea e teline), la cui continuità è interrotta da rocce affioranti e da piccoli gruppi arborei di sughera danneggiati dall’incendio del 1983, si riscontrano su circa 10 ettari del corpo in questione.

2° corpo: Lu Sfussatu
- La maggior parte del corpo aziendale, 90 ettari circa, è caratterizzata da un’alternanza di bosco ceduo di leccio a densità colma e macchia alta a leccio, fillirea, erica e corbezzolo; in una più ristretta area, di ca 15 ettari, un piano arboreo di sughera sovrasta la macchia sopra descritta.
- Su circa 30 ettari di macchia bassa (cisto, erica, corbezzolo, fillirea e teline), costituente il piano arbustivo residuo di una più complessa formazione vegetale preesistente all’incendio del 1983, si è intervenuti, a partire dagli anni ‘86/’87, con rimboschimenti misti di conifere e latifoglie (pino marittimo, pino domestico, leccio, sughera, cedro e frassino).
- Una leggera ricostituzione sulle sughere sopravvissute all’incendio è stata effettuata su altri 30 ettari.
- Nell’area più degradata di questo corpo si riscontrano, per circa 4 ettari, formazioni di macchia bassa, a copertura discontinua su roccia affiorante, ricca di cisto e talora accompagnata da sporadici elementi arborei di leccio

3° corpo: Vittedda – Lu Mazzolu
- Su ca 70 ettari di superficie, individuabile su due distinte porzioni del corpo, si riscontrano formazioni a struttura biplana con piano arbustivo costituito da macchia alta a leccio, fillirea, corbezzolo, erica, alaterno e piano arboreo di sughera, con copertura superiore al 70%. Entro tali superfici, su vecchie chiarìe di 2-3 ettari, sono presenti popolamenti artificiali misti di latifoglie (leccio e sughera) e conifere (pino marittimo e cedro) con una percentuale di mescolanza a favore delle latifoglie (60% di leccio).
Impianti misti di conifere (50% di pino marittimo) e di latifoglie (leccio e sughera), con fascia frangivento costituita da cipresso piramidale, si riscontrano su altri 9 ettari circa dello stesso corpo.
- Il 20% circa di questo corpo presenta una copertura a bassa macchia con prevalenza di cisto, spesso interrotta da rocciosità affiorante e da gruppi di vecchie sughere scampate all’incendio del 1983 o ricostituite.
La restante superficie può essere suddivisa nelle seguenti tipologie fisionomiche: 15% di pascolo erboso; 35% di bosco adulto di sughera con copertura a gruppi e piano dominato a bassa macchia (cisto, erica e teline); 50% macchia a cisto.

Come si raggiunge
Per raggiungere "Lu Sfussatu" bisogna percorrere la S.S. 133 Tempio-Palau.
L'entrata d'accesso al cantiere si trova al km 17,70 partendo da Tempio verso Palau, ove ha sede l'Ufficio Forestale.

Documenti correlati
Carta del Cantiere Forestale