Si tratta del provvedimento di
Legge n. 10 del 14 gennaio 2013 (
Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani) pubblicato sulla Gazzetta ufficiale della Repubblica il 1 febbraio 2013 ed in vigore dal 16 febbraio.
Elementi essenziali della nuova normativaViene istituita la
Giornata nazionale degli alberi (21 novembre) con iniziative concrete (quali la messa a dimora di alberi
autoctoni) ed attività di sensibilizzazione.
Inoltre si ripristina il programma "
Un albero per ogni neonato" (già Legge n. 113 del 1992): i comuni dovranno dotarsi di
un catasto del verde urbano e prevedere maggiori quote di verde pubblico negli strumenti urbanistici generali e attuativi: di fatto, l’obbligo per i comuni di rispettare
standard minimi in materia di verde pubblico per abitante, misure per favorire la creazione di
cinture verdi attorno alle città insieme con soluzioni architettoniche innovative (es: coperture a verde sui lastrici solari e sulle pareti degli edifici).
Finalmente si avrà poi
una tutela specifica per gli alberi monumentali e per le
alberate cittadine.
Il lungo iter della leggeIl disegno di legge pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 1 febbraio risale all'inizio della legislatura (primo passaggio alla Camera nel 2009, ma senza la norma sugli alberi monumentali, introdotta in extremis nel 2012).
Approvata definitivamente dalla
Commissione Ambiente del Senato lo scorso 21 dicembre, per la prima volta in Italia assume dignità di legge dello Stato il principio della tutela degli alberi monumentali: i comuni dovranno censirli e proteggerli, punendo il danneggiamento o l'abbattimento con sanzioni fino a 100 mila Euro.
Un risultato importante, frutto di un lungo iter che ha portato all'accoglimento da parte del Parlamento di proposte mirate a salvaguardare la
immensa ricchezza ambientale, paesaggistica e culturale del Paese.
Secondo le poche stime disponibili, l'Italia possiede almeno
ventimila alberi di importanza monumentale, nei quali l’elevato pregio ambientale si accompagna alla identità territoriale, unita al simbolo di storie e leggende secolari legate al Territorio.
Finalmente questo patrimonio potrà essere conosciuto nelle sue reali dimensioni e, soprattutto, adeguatamente difeso.
Risvolti pratici della normativa introdottaEntro sei mesi le Regioni dovranno definire i
criteri per i quali le piante possono essere dichiarate ‘monumentali’ e nei successivi sei mesi gli enti locali dovranno procedere al
censimento, che produrrà
un database degli alberi monumentali italiani che godranno di una tutela specifica.
Con l’obbligo del censimento, si risponde anche alla reiterata richiesta, ormai pluriennale, di istituire
un Albo nazionale degli alberi monumentali.
Finora, la tutela degli alberi monumentali era stata solamente oggetto di un’integrazione del
Codice Urbani con la quale gli alberi erano stati introdotti tra i beni culturali vincolabili dalla Sovrintendenza.