L'importante ritrovamento del nido con un pullus all'interno è stato fatto dall'Ente Foreste della Sardegna e dal Centro Conservazione Biodiversità (CCB) dell'Università di Cagliari nell'ambito di una collaborazione attiva da tempo.
Il Falco pescatore (Pandion haliaetus) è un rapace fortemente specializzato in quanto si nutre quasi esclusivamente di pesci, in particolar modo quelli che vivono in acque superficiali sia salate che dolci.
Pur non esistendo dati bibliografici sulla sua diffusione nel l'isola, possiamo sicuramente affermare che in passato la specie comunque nidificava in numerose località della costa (Capo Caccia, Capo Frasca, Costa Sud-Occidentale, Golfo di Orosei, Isola di Tavolara, Isole del Nord Sardegna); in alcuni di questi siti sono ancora ben visi bili i resti dei vecchi nidi (nel Mediterraneo occidentale la specie nidifica esclusivamente su roccia). Le ultime riproduzioni sono avvenute intorno alla seconda metà degli anni '60.
Da allora, il Falco pescatore può essere osservato durante la migrazione autunnale (settembre e ottobre) e primaverile (marzo).
Numerosi individui trascorrono i mesi invernali nelle zone umide dell'isola (svernanti) mentre negli ultimi anni sono segnalati alcuni individui durante il periodo riproduttivo (estivanti).
Dal 2005 è' in corso un progetto Interreg tra la Sardegna, la Corsica e la Toscana per cercare di far si che esemplari della vicina Corsica (dove la specie nidifica regolarmente) inizino a colonizzare la Sardegna. A tal proposito sono state create apposite piattaforme artificiali presso alcune zone umide del nord Sardegna.
Ha preferito un sito naturale.
Scheda tecnica del Falco Pescatore
