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FORESTE E PARCHI DELLA SARDEGNA
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Parco Naturale Regionale del Monte Arci (in via di istituzione).
Monte Arci, sentiero dell'ossidiana
Ultimo aggiornamento: 26/04/2010

Il disegno di legge è stato realizzato con la concertazione dei comuni dell’area del Monte Arci, individuata dalla legge regionale n. 31 del 1989.
Con la presentazione di questo e degli altri disegni di legge di istituzione dei Parchi naturali la Regione intende perseguire concretamente l’obiettivo di tutelare il pregiato patrimonio naturalistico isolano e porre le basi per promuovere nei territori interessati uno sviluppo economico e sociale compatibile con la conservazione delle risorse ambientali.
In particolare, la legge-quadro regionale sulle aree naturali protette (L.R. n. 31/1989), prevedendo l’istituzione del Parco del Monte Arci, ha indicato una delimitazione provvisoria dei suoi confini pari a circa 13.500 Ha. Tale area ricade amministrativamente nei Comuni di Ales, Marrubiu, Masullas, Morgongiori, Palmas Arborea, Pau, Santa Giusta, Siris, Usellus, Villaurbana e Villaverde.
La particolarità del territorio delimitato dalla legge-quadro è costituita dalla presenza di importanti formazioni vulcaniche e di minerali come l’ossidiana. Il Monte Arci è stato sede di preistoriche forme di raccolta e produzione di utensili in pietra e presenta una foresta di leccio e macchia mediterranea evoluta ancorchè degradata in varie zone.
L’area annovera cinghiali, volpi, gatti selvatici, martore, donnole, ed era un tempo popolata da cervi e daini (oggi in ripopolamento). Ricca l’avifauna: colombacci, ghiandaie, upupe corvi, cornacchie, numerosi fringillidi; tra i rapaci il falco pellegrino, lo sparviero, l’astore, il gheppio, il falco grillaio.
Il Monte Arci, per gli aspetti collegati all’estrazione dell’ossidiana, dichiarati dall’UNESCO Patrimonio d’interesse Internazionale, costituisce l’area 1 del Parco Geominerario della Sardegna.
Nel Parco sono compresi l’oasi di ripopolamento e cattura denominata “Arci”, dell’estensione di 900 ettari, e circa 6.000 ettari di territori gestiti dall’Ente Foreste della Sardegna.
L’Assessore della Difesa dell’Ambiente proseguirà la concertazione già avviata, ai fini di conseguire il più ampio consenso delle rispettive comunità e per valutare la possibilità di ampliamento del Parco attraverso il conferimento di ulteriori territori.

Perimetri del Parco
Il parco è delimitato a SUD dal Rio Gora Tappoi che a quota 68m circa incontra la S.P. 442.
Il perimetro segue il corso d’acqua verso Nord-Est e lo abbandona al suo incrocio con il limite amministrativo comunale, proseguendo il suo tracciato verso nord attraversando le località Pranu Sibiriu e Pranu Is Fogajas, per arrivare a P.ta Sa Cruxinoa.
Da qui costeggia l’abitato di Morgongiori e in località Santa Barbara segue il tratto della S.P. 442 (329m) fino a Serra Carboni (302m), dove sempre in direzione Nord dirige verso Tanca Paris Perda Gallone (445m), in prossimità di P.ta Pizzighinu (627). Ancora verso Nord il confine dirige in località Argioleddas, dove a quota 433m incontra il Riu Mitza Niu Crobu.
Il perimetro dirige poi a Nord Ovest verso P.ta Su Ventosu (681m), attraversando le località Su Varongu e Fustiolau. Ancora si dirige ad Est, seguendo inizialmente il limite amministrativo comunale, comprendendo la località Roia Menta, la M.za Franzesu, e seguendo la strada comunale che a quota circa 470m dirige verso Ovest.
Da qui segue il rio Campu Tommasi che verso Nord incontra la Località Omonima e il limite amministrativo comunale che segue inizialmente, ma che lascia per comprendere il Pranu Santa Lucia. In prossimità di quota 474m il perimetro dirige a Nord Ovest, verso Conca Liureddus e, a M.za Spendula (369m), curva a Ovest, dirigendo a Pranu Ianni Mele, dove incontra e segue la strada comunale fino a B.cu Is Fogaias (409m).
Ancora segue dapprima il limite comunale, poi in località Mattiabis dirige a Sud, verso M.Mola (407m). In direzione Sud Ovest il confine corre in prossimità di P.ta Corongiu Mela, di P.ta Pranu Staddas, segue per un tratto il Rio Corongiu Nieddu per arrivare circa a quota 219m, in località Nieddu Mannu, da dove si dirige a Sud Est.
Il perimetro costeggia in parte il Riu Ceddus, passa in prossimità di P.ta Su Zippiri (508m) e di Conca Su Cauli (575m) per arrivare a Rocca Tressa (618m) dove incontra il limite amministrativo comunale che viene seguito fino alla località Gruttula Manna.
Da qui il perimetro dirige a Sud ad incontrare e seguire il Rio Pana s’Arru ad Est fino a trovare la M.za Capudacquas. Ancora si dirige a Scala Antruxoni, e poi in direzione Est nelle località Acqua Marzana, Arrideli, e a Sud, in località Benazzeddus.
Il perimetro, passando per Corona Su Pardu, dirige a Sud Ovest in località Tripaluxia (495m) e poi a Sud, dove incontra e segue il limite amministrativo comunale in prossimità di Serra Artidu.
Il limite comunale viene seguito a Sud e abbandonato a quota 106m circa per dirigere con andamento irregolare e meandriforme ad Est, verso la Cava di Perlite, le R.cie Su Columbaru (351m).
Da qui il confine segue un corso d’acqua diretto a Sud Ovest, verso Tanca Tamis.
Infine, per un breve tratto il confine del Parco dirige ad Est a quota 125m circa per poi tornare a Sud , al punto iniziale della descrizione.

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Sito Regione Sardegna. Delibera del 29/11/2005, n. 55/5
Cantiere forestale di Monte Arci