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FORESTE E PARCHI DELLA SARDEGNA
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Parco Naturale Regionale di Tepilora, Sant'Anna e Rio Posada (in via di istituzione).
Foresta Demaniale Tepilora, Bitti
Ultimo aggiornamento: 26/04/2010

L'istituendo parco avrà un'estensione di circa 6.500 ettari in territori su cui sono presenti oasi di protezione faunistica ed è operante l'Ente Foreste della Sardegna che gestisce a vario titolo la quasi totalità del territorio forestale.
Denominato inizialmente “Parco naturale regionale dell’Oasi di Tepilora” il parco deve la sua attuale denominazione alla decisione di estendere l’originaria delimitazione anche ai territori che si affacciano sul Rio Posada.

Il disegno di legge per l’istituzione del parco è stato approvato dalla Giunta regionale con deliberazione n. 62/76 del 27 dicembre 2005, mentre è del febbraio 2008 la firma di un’intesa “per la realizzazione di un progetto pilota per il costituendo Parco regionale di Tepilora, Sant’Anna e Rio Posada”. I firmatari di tale intesa sono la regione Sardegna, l’Ente Foreste, la provincia di Nuoro e i tre comuni su cui si estende il parco: Bitti, Lodè e Posada.

Il parco di Tepilora, Sant’Anna e rio Posada ha una superficie di 6.656 ettari su cui insistono oasi di protezione faunistica e dove è in vigore il divieto di caccia. In questi territori opera l’Ente Foreste della Sardegna che gestisce direttamente, a vario titolo, la quasi totalità del territorio forestale. Le aree demaniali del corso del rio Posada che attraversano territori, non ricompresi nella prima perimetrazione, costituiscono elemento di continuità territoriale per le aree del parco.

Come detto è stato avviato nelle aree del parco un progetto pilota finalizzato alla tutela e alla valorizzazione delle risorse naturali presenti e allo sviluppo socio-economico del territorio. Sono state individuate una serie di azioni coerenti con tali obiettivi:

a. la tutela delle diversità biologiche, degli habitat naturali e semi naturali delle specie previste dalle direttive comunitarie;
b. il recupero e il ripristino di ambiti degradati e vulnerabili;
c. la conservazione, manutenzione, recupero e restauro del paesaggio e del territorio;
d. la valorizzazione delle aree anche mediante l'organizzazione dell'accessibilità e fruibilità;
e. la dotazione di adeguati servizi collegati e integrati ad interventi di conservazione e valorizzazione delle risorse naturalistiche e dello sviluppo economico e sociale sostenibile del territorio;
f. la tabellazione del territorio soggetto a tutela;
g. il recupero, la ristrutturazione e la manutenzione degli strumenti esistenti;
h. l'acquisizione di aree di massima tutela considerate a rischio;
i. la valorizzazione della fauna minore e degli ambienti umidi di acqua dolce;
j. la gestione integrata dei rifiuti urbani e sviluppo delle raccolte differenziate;
k. il ciclo integrato delle acque e i sistemi irrigui delle aree agricole;
l. l'avvio di programmi e progetti innovativi per la sostenibilità ambientale.

Consulta le pagine
Dal sito della Regione Sardegna: Istituzione del Parco naturale regionale dell’Oasi di Tepilora - dicembre 2005
Firmata l'intesa per il parco di Tepilora, Sant'Anna e Rio Posada - febbraio 2008
Foresta demaniale Crastazza-Tepilora - scheda
Foresta demaniale Sos Littos - scheda